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Gara per la vendemmia stabilita da un giudice speciale: il clima

Scritto da  Stefano Bramanti Mercoledì, 20 Agosto 2014 09:58

"Avremo un ritardo di 20 giorni nella vendemmia"; "Le grandinate hanno dato noia in maggio"; "Il sole e il libeccio o venti asciutti faranno il nostro gioco"; sono le frasi pronunciate da alcuni agricoltori elbani del Consorzio di Tutela dell' Elba Doc.

"Avremo un ritardo di 20 giorni nella vendemmia"; "Le grandinate hanno dato noia in maggio"; "Il sole e il libeccio o venti asciutti faranno il nostro gioco". Frasi di alcuni agricoltori elbani del Consorzio di Tutela dell' Elba Doc, guidato da Marcello Fioretti della tenuta dell'Acquabona. Commentano la situazione meteo di un'estate ribelle, fuori norma per troppe piogge, e temperature non abbastanza alte, che farà ritardare la vendemmia forse di un paio di settimane rispetto al passato. Il luglio particolarmente umido ha creato grattacapi. Conseguenza? Gli addetti alla raccolta delle uve non entreranno in azione a fine agosto ma più tardi e la sfida è anche con le muffe createsi  sui grappoli nelle settimane scorse. Il comparto cresce ogni anno di importanza: il turismo non può più fare a meno di prodotti agricoli autoctoni di qualità e il vino, il miele, l'olio extra vergine e altro diventano i cardini del buon servizio agli ospiti. "Ormai -ebbe a dire ad un convegno  Zuddas, enologa che agisce sull'isola- quasi tutti i coltivatori si avvalgono del nostro apporto, i vini isolani sono eccellenze che si affermano nei concorsi nazionali e l'Aleatico è il re con la sua Docg, la denominazione di origine controllata e garantita. L'unica in Toscana per un passito". Sull'isola si sfruttano circa 300 ettari di vigne e vanno sul milione le bottiglie prodotte con 2 milioni di euro il fatturato. Ora massima attenzione sulla prossima vendemmia e tutti sperano che agosto prosegua a non avere piogge  e magari che si confermino venti  giusti. "Arbitro della raccolta 2014 è il tempo atmosferico -conferma Fioretti- Il luglio piovoso ha reso difficile anche l'andare nelle vigne fangose. Poi anche grandinate, in certe aree, hanno dato noia in maggio. Si sono sviluppate malattie fungine, ma adesso tutto sta migliorando con le temperature più elevate e le cure del caso. La qualità del vino sarà buona, ma occorre che il clima ci aiuti". Conferme da Carlo Ederle delle Ripalte di Capoliveri che ribadisce: "Noi avremo un ritardo di 20 giorni circa e le piogge di luglio non ci hanno danneggiato molto grazie alla nostra posizione collinare, abbiamo molta ventilazione.  Con rame e zolfo sui grappoli l'uva abbiamo fatto protezione e ora avanti col caldo. Speriamo". E nel campese? La tenuta Cecilia con Renato Signorini: "2 settimane circa e l'uva sarà di buona qualità e così il vino. Abbiamo sofferto un po' con l'Aleatico. Speriamo anche noi nel buon clima". Ed infine nella zona portoferraiese al lavoro anche Dimitri Galletti del Montefabbrello di Schiopparello: "Un luglio complicato che ha minacciato un po' la nostra uva Moscato, ma con il sole, il libeccio o altri venti asciutti,, il clima farà il nostro gioco. Importante è evitare lo scirocco per cui teniamo d'occhio le previsioni".

Stefano Bramanti

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