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Sulla presunta "cava a cielo aperto" di Bastiano un doveroso chiarimento

Scritto da  Lilia Guizzardi Mercoledì, 17 Settembre 2014 18:56

Le risposte degli operatori che si occupano dello smaltimento degli inerti in località Sghinghetta alle domande formulate da Semeraro, a nome di uno dei comitati per la salute

Mi presento sono la moglie di Bastiano e vorrei molto garbatamente fare luce su alcuni punti di cui all’articolo del 11.09.14 scritto dal signor Semeraro del quale peraltro ho molta stima, e col quale, anch’ io ho fatto qualcosina per l’ospedale.
Questa premessa solo per far notare che pure io, come tutto il comitato, sono molto sensibile alla difesa e salvaguardia della salute.
Cerco di fare un po’ di chiarezza sui suoi quesiti e dubbi : L’inizio attività risale al 1982 e siamo perfettamente in regola con tutti gli aggiornamenti delle leggi e consequenziali adeguamenti avvenuti nel corso di tutti questi anni. Un’attività di rifiuti pericolosi e non, come la nostra, se non fosse conforme e in regola con tutte le leggi (anche se variano ogni giorno) non potrebbe esistere. Sappia che le verifiche da parte degli organi di controllo sono così frequenti che, nemmeno volendo, ci potremmo astenere dall’essere ligi a tutte le prescrizioni che vengono imposte a questo genere di attività. Nemmeno le dimenticanze fortuite sono ammesse.
a) Da chi siamo stati autorizzati nel 1982 ?? Dalla Provincia !!!
b) quanto durano le autorizzazioni??? : Vengono rinnovate ogni cinque anni e ogni quinquennio vengono eseguiti tutti gli adeguamenti necessari e versate le debite fideiussioni obbligatorie per legge
c)Da quanto abbiamo ripristinato l’attività degli inerti e/o calcinacci?? Dal 2004
Cinque anni fa la Bastiano Ecoinerti comprò un terreno in zona artigianale, ma ahimè, si costituì un comitato anti-bastiano che non ci voleva in quella zona, con relative proteste in Comune (Amministrazione precedente). Lei ne sa qualcosa??’
Quella che lei chiama “cava a cielo aperto”, è un centro di raccolta autorizzato per varie tipologie di rifiuti, fra i quali il COD CER 170904 corrispondente ai calcinacci. Le autorizzazioni, purchè lei ne abbia facoltà, gliele possiamo esibire, in qualsiasi momento, compresi gli ultimi verbali ARPAT dove è ben evidenziato il “nulla da segnalare”
Lei dice in “pieno centro abitato”. Faccio umilmente notare che prima è nata la nostra struttura, poi le civili abitazioni e poi l’asilo (al quale abbiamo pure ceduto una striscia di terreno) e poi ancora le civili abitazioni.
Noi usiamo ogni precauzione per evitare qualsiasi inconveniente, consumiamo ettolitri di acqua- altro elemento importante- per evitare che si sollevi polvere. Purtroppo. in talune occasioni, mentre si bagna da una parte, il vento soffia da un’altra.
Francamente non ho capito se lei ce l’ha con noi o con l’Amministrazione Comunale attuale oppure con quella precedente che non si è opposta al comitato anti-bastiano, oppure con tutti e tre, Tengo a precisare che da qualche anno è già partito un progetto di delocalizzazione dell’impianto ma, se siamo ancora qui non è colpa nostra. Lascio a lei l’incombenza di trovarne la causa.
Comunque in occasione di una delle riunioni aziendale interne, esattamente quella del 30.04.14, abbiamo considerato la possibilità di sospendere l’attività dei calcinacci, per ben altri motivi però, non certo per quelli da lei insinuati. (mi sembra di leggere fra le righe del suo articolo che noi svolgiamo abusivamente questa attività). Questa decisione, in ogni caso, ci indurrebbe ad una odiosa conta che non vorremmo mai fare, una sorta di detestabile ambarabacicicocò: eliminando questo ramo d’azienda quale dei nostri dipendenti ne pagherà le conseguenze?? I nostri collaboratori sono tutti onesti, in gamba e meritevoli. Questa è la ragione più importante che ci trattiene dall’eliminare la raccolta di questo tipo di rifiuto.
Ecco, questa è una piccola parte della nostra storia, ho risposto perché sono stanca di constatare che ogni occasione è buona per demonizzare la Bastiano : una volta per i camion che rovinano la strada o fanno rumore, (per la cronaca, forse non tutti sanno, che sui mezzi paghiamo anche la tassa di usura stradale). Una volta per le acque in strada (che non sono le nostre) una volta per le polveri, per le quali,credo, di aver dato ampia spiegazione. Le assicuro che stiamo forsennatamente cercando una valida alternativa a tutto. Di certo sappiamo che: oltre alla salassata di tasse da lei citate, noi sborsiamo anche soldi per le fidejussioni a Provincia e Albo, soldi perché i camion rovinano le strade, soldi in più per gli scarichi ecc ecc e con tutto ciò veniamo pure “mazziati” da persone tutte d’un pezzo come lei che però non sanno i fatti o fingono di non saperli.
La ringrazio di avermi dato l’opportunità di chiarire alcune cose, le più penose e importanti, a lei e a chiunque si sia posto domande come le sue. Per il resto dovremmo aprire un simposio a tempo indeterminato.
La nostra è una penosa questione che va avanti da anni anzi da lustri.
Cordialmente Lilia Guizzardi

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