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Dal Versante Orientale nuove critiche al Piano Paesaggistico

Scritto da  Comitato 2.6 - Dario Ballini Venerdì, 03 Ottobre 2014 02:41

Contestano il nuovo strumento di pianificazione il "Comitato 2.6" e l'ex-segretario del PD locale Dario Ballini 

Dal Blog piaggese del Vicinato ci vengono segnalati due interventi, di tono molto critico, sul PIT con valenza di Piano Paesaggistico della Regione Toscana.  Il primo che riportiamo qui di seguito è dovuto ad un sodalizio definitosi "Comitato 2.6" e recita:

«Che c’appiccica il comprensorio delle Colline Metallifere con il territorio, il paesaggio e la cultura dell’Isola d’Elba? Nulla! Intanto loro sono paesi collinari e noi insulari, e poi apparteniamo a due sistemi economici locali con caratteristiche morfologiche, antropiche e economiche completamente differenti. Anche a livello istituzionale apparteniamo a due province distinte: loro a Grosseto, noi a Livorno (e qui vogliamo rimanere!). Tant’è che i trasporti locali dell’Isola sono serviti dalla Compagnia Toscana Trasporti Nord (CTT), mentre in Maremma è attiva la Toscana Mobilità (Tiemme). Lo stesso vale per le Autorità del servizio di gestione dei rifiuti urbani, noi siamo nell’ATO Toscana Costa, loro nell'ATO Toscana Sud. E potremmo continuare. Lo stesso vale per la Val di Cornia da cui siamo uniti solo dall’Autorità Portuale e dall'appartenenza alla Provincia di Livorno, anche se la Città di Piombino dimostra di guardare sempre più alla Maremma grossetana. Insomma, il Piano paesaggistico regionale non può analizzare e tutelare l’Elba, e le altre isole dell'Arcipelago Toscano, quale “chiusura visiva” delle Colline Metallifere. In conclusione, pare che nella stesura del piano sia stato usato il detto “poggio e buca fanno pari”, dove noi rappresentiamo il poggio, da conservare, e loro la buca, da riempire e sviluppare. Questo studio unitario (?) ci fa pure intravedere il disegno una futura unione amministrativa dell’Alta Maremma (Val di Cornia e Colline Metallifere) con l’Arcipelago Toscano, a cui siamo fortemente contrari».

Ma anche l'ex segretario del Partito Democratico di Rio Marina e Cavo non è affatto tenero nel giudicare lo strumento di pianificazione prodotto dalla Regione, che pure è governata dal suo stesso partito ed afferma in proposito:

«Da democratico, da iscritto al Partito democratico della Toscana, e da iscritto a un circolo dell'Isola d'Elba trovo irrispettoso e scandaloso che si definisca l'Arcipelago Toscano come “chiusura visiva” delle Colline Metallifere. Morale dalla favola: voi elbani siete il gioiellino da salvaguardare al 100%, e allora eccovi i vincoli in qualsiasi ambito. Invece, in altri territori toscani: via allo sviluppo e alla trasformazione, riconversione e quant'altro. Caro Enrico Rossi Presidente, l'Elba e l'Arcipelago toscano non sono la “chiusura visiva” delle colline metallifere. E meritano più attenzione e rispetto, ma è tanto difficile capire la differenza che c'è tra il vivere su un'isola e il vivere in collina?». 

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