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Il fascino di Pianosa protetta dal Parco: due video

Scritto da  PNAT Venerdì, 24 Ottobre 2014 10:10

  

Il Parco sostiene la fruizione naturalistica dell’isola di Pianosa. L’intento è quello di far interpretare la bellezza dei luoghi attraverso il filtro della conoscenza e far sì che chi raggiunge Pianosa abbia l’opportunità di apprezzare il fatto che alcune restrizioni di visita servono proprio a mantenere intatto il valore del patrimonio naturale.

Custodire la biodiversità è un impegno notevole per il Parco e mantenere intatta la bellezza di quest’isola è un obiettivo che riunisce tanti Enti in una sfida: Pianosa è oggi un laboratorio dove dobbiamo rendere possibile un’armonica relazione tra patrimonio naturale, culturale e comunità sociale per non concludere questa storia tra insegne luminose e ombrelloni allineati.

Pianosa è il luogo ideale per fare biowatching e con l’uso del binocolo si apprezza la grande varietà di uccelli e farfalle. Il falco pellegrino qui è di casa con numerose coppie nidificanti sulle scogliere. Con una lente si può scrutare il mondo degli insetti e delle piccole piante che si sviluppano negli anfratti rocciosi della costa, come il finocchio marino e il Limonio di Pianosa. La gariga di bassi cespugli profumati sfuma nella macchia rigogliosa dominata dai cisti e dal lentisco. Nelle radure si vedono lepri e fagiani, esemplari introdotti per la caccia, oggi indisturbati. A ridosso del golfo si Cala Giovanna rimane un lembo di duna dove crescono il Giglio delle spiagge e la pungente Calcatreppola. Le rondini sfrecciano a bassa quota, i Balestrucci rimaneggiano i vecchi nidi sotto i cornicioni. Il pigliamosche svolazza ovunque.

Ma Pianosa riserva sorprese anche a chi fa immersioni e snorkeling. Il mare intorno a Pianosa, ha una incredibile ricchezza di biodiversità e il motivo è molto semplice: a Pianosa non è mai stato possibile fare immersioni: prima per il regime carcerario, poi per la presenza del Parco che dal 1997 tutela il miglio intorno all’Isola in maniera integrale.
Per la prima volta in assoluto ora è possibile vederne la vita sott’acqua grazie ad una apertura alla fruizione, sperimentale e contingentata decisa dal Parco a partire dal luglio 2013. Solo 4 boe per l’ormeggio di diving accreditati, percorsi definiti e prestabiliti, immersione concessa ai sub esperti e accompagnamento di una guida ambientale subacquea ogni quattro subacquei. Il tutto monitorato costantemente da esperti biologi.

Questi video sono una finestra sull’isola e un invito a conoscerla.

 

 

 

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