caro Sergio

piu' ritorno al Paesello e piu' non so dove posare gli occhi. Nel "cupio dissolvi" della ns amministrazione cittadina arriva adesso la faraonica illuminazione delle Ghiaie.. Non so se mai e' venuto in mente a qualcuno del Palazzo di chiedere ai portoferraiesi di indicare le priorita' cui dedicare risorse economiche e temporali al fine di migliorare la vivibilita' e l'immagine della citta'. Credo che il cambio dell'illuminazione sul lungomare delle Ghiaie non sarebbe probabilmente venuto in mente a nessuno.
Se avessimo voluto fare qualcosa di bello per Le Ghiaie forse avremmo piuttosto dovuto cambiare l'inferriata (arrugginita e vandalizzata) che cinge tutto il perimetro del giardino. Ma l'elenco delle brutture paesane e' lunghissimo, dal pietoso pavimento di gomma anni '60 dei portici del "grattacielo" ormai un colabrodo, ai magazzini abbandonati della Marina vicino alla gattara pateticamente nascosti con vecchi cartelloni del bicentenario napoleonico, alle palme morte e incerottate, agli osceni vasi di piazza Cavour. Quando c'e' corrente da sud le acque del vecchio porto da Porta a Mare alla Capitaneria sono cosparse di plastica.. Ma questi sono solo esempi fra tanti.
Ormai il danno e' fatto: mega lampioni da stadio che tolgono quel po' di fascino che aveva il lungomare. Forse sarebbero andati meglio per il parcheggio dell'Esselunga di Busto Arsizio E' la famigerata omologazione dei nostri paesaggi urbani sempre piu' simili all'architettura dei mattoncini Lego e delle periferie padane.
La domanda e': ma dov'e' andato il buon senso e con esso il buon gusto?

cordialmente
ivo