Stampa questa pagina

Il degrado degli (ex) impianti sportivi delle Ghiaie

Scritto da  Federico Coletti Martedì, 10 Luglio 2012 02:04

Settimanalmente - scrive Federico Coletti -  mi ritrovo per una partitella di calcetto presso gli (ex)impianti sportivi delle Ghiaie a Portoferraio, sapevamo che nello scorso periodo erano in corso dei cambi al vertice nella Cosimo dè Medici (società che gestisce gli impianti) e speravamo  in un miglioramento dello stato degli stessi ma fin'ora così non è stato.

Settimanalmente mi ritrovo per una partitella di calcetto presso gli (ex)impianti sportivi delle Ghiaie a Portoferraio, sapevamo che nello scorso periodo erano in corso dei cambi al vertice nella Cosimo dè Medici (società che gestisce gli impianti) e speravamo  in un miglioramento dello stato degli stessi ma fin'ora così non è stato.
Ad oggi la situazione è la seguente:
- le reti delle porte sono una groviera;
- per giocare o per prenotare si deve prendere accordi direttamente tramite cellulare con la persona incaricata dalla società che decide non si capisce con quali criteri gli orari di apertura del campo (è incredibile che in un campo comunale non si possa giocare e prenotare in estate per esempio dalle 21 alle 22 o dalle 22 alle 23 o anche dalle 23 alle 24), una volta consegnato l'unico pallone e 4 casacche gialle, riscuote e torna per il turno successivo o per chiudere gli impianti (fin qui tutto normale, a parte il fatto che la cassetta di pronto soccorso e il defibrillatore pubblicizzato anche all'ingresso del cancello principale rimangono chiusi nell'edificio della piscina comunale);
- la situazione però più grave e pericolosa è quella della recinzione del bordo campo la quale risulta in molti punti divelta e il fil di ferro rivolto verso il campo da gioco, in altri punti è stata tolta lasciando del fettucciato;
- Fuori dal campo ci sono pronti dei rotoli con la nuova recinzione che però stenta a prendere la sua posizione  (e da sola difficilmente si posizionerà),
- la rete che evita di far uscire la palla nell'area soprastante le porte da un lato è stata legata alla porta stessa in quanto era completamente strappata, ad ogni tiro sopra la porta facilmente il pallone finisce fuori dal campo;
- il tetto delle panchine è sfondato ormai da anni;
- per non parlare del terreno di gioco dove cè più sabbia che alla Biodola.

Intanto stiamo continuando a pagare la bellezza di 40€ per un ora di gioco, aspettiamo di farci veramente male per chiedere il conto o magari che venga sistemato un campo che dovrebbe essere curato con tutte le (poche) accortezze che necessita.

p.s. di fianco al campo da calcetto c'era una volta un campo da tennis di terra battuta, adesso è un campo di erba cresciuta.

Federico Coletti

Vota questo articolo
(0 Voti)