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Granducato di Toscana Asburgo Lorena - Scavi Archeologici (terza parte)

Scritto da  Marcello Camici Sabato, 27 Giugno 2015 20:05

GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1739-1801/1615-1860)
SCAVI ARCHEOLOGICI.
SPESE SOSTENUTE LIRE 240.13.4 /DOBBIAMO RINGRAZIARE LO STATO GRANDUCALE.
(TERZA PARTE)
Nel luglio del 1816 continuano i lavori di scavo archeologico a Capoliveri,lavori che erano stati iniziati qualche mese prima dal tenente colonnello Mellini. I reperti rinvenuti vengono spediti da Stasoldo,governatore dell’Elba, a Corsini,ministro dell’interno in Firenze,insieme con “due casse di prodotti mineralogici “ per l’Imperiale e Regio Museo:

Lettera di Strasoldo a Corsini del 6 luglio 1816

“Eccellenza
Sono in dovere d’informare V.E. che con il ritorno che ha fatto il Conte Girolamo Bardi da quest’isola a Firenze,sono state spedite di qua a codesto Dominante N° 4 casse d’oggetti d’antichità state scavate nelle vicinanze di Capoliveri sotto la Direzione del Sig. Tenente Colonnello Mellini, ed il ridetto Sig. Conte ha spedito unitamente alle predette quattro casse furono spedite altre due casse di prodotti mineralogici all’Imp. e R. Museo stati dal medesimo raccolti.
Nel porgere all’E.V. questo riscontro pass o a confermarmi con distinto ossequio “
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816.Filza 3.Carta 187.ASCP)
RITARDI NEL PAGAMENTO PER LE SPESE DEGLI SCAVI ARCHEOLOGICI
Dopo che la pubblica amministrazione granducale ai più alti livelli (Segreteria di Stato e Segreteria diFinanze) si è attivata ed ha assicurato Strasoldo che le spese per scavo archeologico saranno sostenute dalgoverno, a queste assicurazioni non fa seguito alcun ordine di pagamento.

Strasoldo interviene e si dà da fare perché ciò accada.

Scrive a Frullani (direttore della segreteria di finanze)

Lettera di Strasoldo a Frullani del 6 luglio 1816

“Quantunque V.E. si degnasse prevenirmi per mezzo di Dispaccio dell’I. e R. Segreteria di Finanze dell’11 Giugno decorso che erano stati passati gli Ordini opportuni per il pagamento delle spese che occorrono per la nota escavazione di Capoliveri, e perché ( ) abbonarsi a questo Sig. Direttore delle R.R. Rendite le lire dugento da esso anticipate al T. Colonnello Mellini,ho avuto luogo di rilevare dall’istesso Sig. Direttore che a tutto questo giorno non è a lui pervenuta alcuna partecipazione né per l’uno né per l’altro di tali oggetti.
Supponendo perciò che possa esservi seguito qualche sbaglio di posta,mi rivolgo alla E.V. pregandola a volersi compiacere di rinnovare sul detto proposito i suoi ordini all’oggetto che possa proseguirsi la detta escavazione,che essendo ormai avanzata,non potrà andare molto in lungo, la di cui spesa per conseguenza che sino al giorno d’oggi ammonta a lire 300 comprese le 200 già somministrate come sopra….”
(idem come sopra)

Scrive poi a Corsini(principe Neri Corsini è ministro dell’interno)
Lettera di Strasoldo a Corsini del 13 luglio 1816

“Eccellenza
Il Sig Tenente Colonnello Mellini mi ha rimesso il conto qui annesso della spesa occorsa a tutto il 24 giugno prossimo passato di lire 240.13.4 per l’escavazione degli oggetti d’antichità alla quale egli presiede ed accudisce indefessamente di persona.
Nel trasmettere a V.E. questo conteggio perché possa conoscere l’importare della spesa di questo lavoro,il quale tra un mese si giudica che potrà essere condotto al suo termine.
Desidero conoscere l’intenzione di S.A.I. e R. se sia in suo piacimento che si progredisca ad ultimarlo. Ed in attenzione degl’ordini che mi perverranno su questo particolare ho l’onore di confermarmi con distinto ossequio”
(Idem come sopra)

Dopo queste ultime due lettere l’amministrazione granducale che sembra aver “nicchiato” nell’emanare gli ordini di pagamento si attiva con la segreteria di Stato tramite lettera scritta da GB Nomi,alto dirigente di detta segreteria,visto N. Corsini.
Rassicura Strasoldo che “Sua Altezza Imperiale e Reale ha ordinato che sia pagato al Tenente Colonnello Mellini le spese occorse per la prosecuzione dello scavo” .
Inoltre volendo ricompensare lo zelo e la premura del Mellini “si è compiaciuta di accordargli una gratificazione di zecchini dieci….mentre ha comandato che non si prosegua ulteriormente nell’intrapreso lavoro… che si riserva all’occasione di avere presente i suoi servigi”

Lettera di GB Nomi a Strasoldo del 27 agosto 1816

“Ill.mo Sig.Sig.Pron. Col.mo
Coerentemente agli Ordini contenuti nella precedente Memoria di questa I. R. Segreteria di Stato de 28 Maggio p.o p.o Sua Altezza Imperiale e Reale ha ordinato che sia pagato al Tenente Colonnello Mellini le spese occorse per la prosecuzione dello scavo da Esso diretto,dietro la Sovrana Approvazione,intrapreso nelle vicinanze di Capoliveri.
Inoltre volendo ricompensare lo zelo e la premura del Colonnello predetto,mentre ha comandato che non si prosegua ulteriormente nell’intrapreso lavoro,si è compiaciuta di accordargli una gratificazione di zecchini dieci sulla R.Depositeria incaricando pure VS Ill.ma di fargli sentire che si riserva nell’occasione di avere presente i suoi servigi.
Nel partecipare a VS Ill.ma tali Determinazioni per l’uso conveniente,devo prevenirla che è stato già scritto l’occorrente al Dipartimento delle R.R. Finanze.
Ho l’onore di essere con distinta stima ed ossequio
Di Vs Ill.ma
Dalla I. e R. Segreteria di Stato
Lì 27 Agosto 1816
Dev.mo Obbl.mo Serv.re
GB Nomi
Visto N. Corsini “
(Idem come sopra)

 

Marcello Camici 

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