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RADIC(I)ALI 35 - Un re che ci toglie dai guai?

Scritto da  Nunzio Marotti Domenica, 25 Luglio 2021 01:30

 

La folla voleva prendere Gesù per farlo re. Infatti, in lui, che moltiplicando pani e pesci li aveva sfamati, avevano visto chi avrebbe potuto risolvere i problemi della vita quotidiana.
Gli uomini religiosi sono costantemente esposti alla tentazione di asservire il divino alle proprie esigenze. E rischiano di cadere nel circolo vizioso di proiettare i propri desideri in un Essere che concepiscono a propria immagine e somiglianza. In altre occasioni ho scritto della difficoltà di conoscere il mistero di Dio, una difficoltà che molto spesso dipende dalle proprie idee e dal proprio vissuto.
Il cristiano, per esempio, di fronte ai multiformi doni del Cristo può facilmente dimenticarsi del donatore, cioè di lui. Può restare attratto dai doni e desiderare di evitare lo sforzo e l'impegno personale. Può, come i giudei del vangelo di oggi, essere colto dall'irrefrenabile impulso a farlo re, dal riconoscerlo ma solo perché è uno che toglie dai guai. Dinanzi a questa intenzione, Gesù si ritira tutto solo sulla montagna. In quest'ottica possono essere lette le tentazioni del deserto. La più grande tentazione rimane quella di farsi un Dio a nostra immagine e somiglianza, vivendo così in costante alienazione, fuori di noi. L'alternativa è diventare quello che è l'uomo secondo la visione biblica: immagine e somiglianza di Dio, chiamato a raggiungere la statura di Cristo, uomo perfetto. La strada indicata è semplice anche se non facile: l'affidarsi come figli al Padre e servire i fratelli, amando come Cristo ama, scegliendo gli ultimi posti per essere primi, che è l'unica regalità (e potere) concessa nella logica cristiana. L'Eucarestia, a cui la moltiplicazione dei pani rimanda, è questa realtà di donazione di Dio agli uomini affinché, nutrendosi della sua vita e della parola, anche essi imparino a donarsi agli altri, a condividere, come il ragazzo, quello che si è e si ha. Ancora una volta è l'invito a distogliere lo sguardo da se stessi, dalla coltivazione dell'io deteriore, dall'effimero. E' invito a guardare lui, con gratitudine, libertà e responsabile impegno.

(25 luglio 2021 – domenica 17 Ordinario)


PS – Una donna sognò di entrare in una nuova bottega del mercato e, con sua grande sorpresa, trovò che dietro il banco c'era Dio. “Che cosa vende qui?”, ella chiese. “Tutto ciò che il tuo cuore desidera”, rispose Dio. Non osando quasi credere alle proprie orecchie, la donna decise di chiedere le cose più belle che un essere umano potesse desiderare. “Voglio la pace dell'anima e la saggezza e l'assenza di paura”, disse. Poi, ripensandoci, aggiunse: “Non per me soltanto, ma per tutte le persone della terra”. Dio sorrise: “Credo che tu abbia capito male, mia cara”, disse. “Qui non si vendono i frutti, ma solo i semi”. (cit. A. De Mello).

 

Nunzio Marotti
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