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Ritratto di famiglia elbana: Il Campese

Scritto da  Andrea Galassi Domenica, 15 Maggio 2022 09:29

 Riassunto delle puntate precedenti. Un detective sta indagando sulla presunta scomparsa e omicidio dell'elbano. Sospettati i parenti. Gli indiziati massimi sono per ora tre, i minimi uno. Ma con questo identikit le distanze si allargano.
Non sappiamo quando è nato il campese; forse il Medioevo. Non sappiamo neppure dove stesse di casa; forse alle Piane al Canale. Sappiamo che è morto giovane; forse lo stesso Medioevo. E quindi poco cale di questo personaggio. Ha avuto però tre figli: il sanpierese, il santilariese e, buon ultimo, il campese junior. E questo identikit è dedicato proprio al buon ultimo.
Il campese è una sorta di Cenerentola dei fratelli. È sempre stato zimbellato dai due maggiori. Quando ha deciso di andare a vivere da solo, intorno al Seicento, si è costruito la casa al mare. Cosa che per l'epoca era estremamente rischiosa, in quanto il mare era bazzicato da ribaldi e grassatori. La sua uscita di casa è stata definita sardonicamente dai due superbi germani uno scivolamento. E giù risate.
Non solo. I due si sbellicavano al pensiero che il tapinastro si costruisse la casa a due passi da una palude malsana, non a caso chiamata la Maremma dell'Elba. Scrive Emanuele Repetti: “l'aere della marina di Campo riesce malsana e cagiona febbri periodiche a chi vi abita nella estiva stagione, sicché obbliga gl'indigeni a ritirarsi nei sovrastanti paesi di S. Ilario e S. Pietro, mentre i marini evitano in quei mesi di prendere porto in cotesto seno”. Quindi il meschino campese era pure malaticcio per buona parte dell'anno.
Appartenente a una famiglia onusta di titoli nobiliari, anche il campese ne voleva qualcuno. Essendosi costruito un porto, perché non appuntarsi al petto quello prestigioso di pescatore? Ma il nostro giovane veniva dai monti, e il mestiere del mare non si inventa da un giorno all'altro. Mentre i due fratelli, da lassù, si rotolavano dalle risate per la sua stramberia, il campese ha una buona trovata: mischiare il suo dna con quello del napoletano, che già aveva in gestione la sua torretta del porto, ed è risaputo essere un superbo pescatore. E così, invero più napoletano che elbano, si appunta la sua prima onoreficenza al petto, che i suoi fratelli potevano solo sognarsi.
Ma il campese vuole anche un altro titolo, che tutti i suoi parenti hanno: quello di contadino. E qui l'ilarità dei fratelli tocca il culmine: “E che voi coltivà? La tu' palude?”, sghignazzano i maramaldi. E così il nostro ci si mette di buzzo buono e anche la palude è bonificata, ricavando una delle piane più ubertose dell'isola. E dimostrando ai due fratelloni che non è tanto fesso come pensavano.
Nei due germani inizia a nascere il sospetto che quel congiunto, zitto zitto, si preparasse a uccellarli. E ne hanno la conferma nel 1894. I tre fratelli decidono di provvedere in autonomia alla gestione della loro casa, fino a quel momento retta dal cugino marcianese. E quando si tratta di decidere chi deve tenere la gestione, è proprio il più piccolo che gliela porta via, nonostante i due ne sapessero da lunga pezza di amministrazioni. E stavolta è proprio il campese a guardarli dal basso di quota, ma dall'alto del prestigio.
Il ragazzo adesso è finalmente sicuro di se stesso. Forse troppo. Infatti messi a posto i fratelli, il campese vuole dimostrare quel che vale agli altri parenti, che ancora lo trattano con sufficienza. Ha poco di considerevole in casa. L'unica risorsa è una spiaggia bella grande. Ma siamo ancora in anni in cui le spiagge contano poco, specie se così grosse. Anzi forse è più un danno che un guadagno. I parenti lo dileggiano: che te ne fai di quel barile di sabbia alluvionale? Al massimo ci pianti la vigna, ma mica ci puoi costruire sopra.
E a confermare che un grosso arenile può diventare una disgrazia, arriva il 1944. Il francese e i suoi compari decidono di liberare l'Elba, più per appuntarsi una mostrina in più sulle divise che per il bilancio di guerra, partendo proprio dalla spiaggia del campese. Che non la prende tanto bene, anch'egli schifando le guerre al pari dei suoi parenti: “Ma cu' tante spiagge ca ce stanno all'Elba, chista gente e' sfaccimme addà venì a scassà 'a fava proprio a nui'atre!” Perché non dimentichiamo che il campese parla elbano ma pensa in napoletano. E infatti lo sbarco fallisce, e il francese deve ripiegare sulla vicina spiaggia di Fonza. Chissà, forse proprio per gli accidenti che il campese gli ha mandato.
Ma il campese è giovane, e quindi sa che il tempo è galantuomo. E intuisce che presto quella spiaggia diventerà la sua miniera d'oro. Perché all'Elba iniziano ad arrivare i turisti, e il campese, proprio come Cenerentola ripulita per il gran ballo, è da loro visto come il più bello della famiglia. Tutti vogliono andare a trascorrere un po' di tempo, in quella sua casa aprica e accogliente. Con il campese sempre sorridente all'uscio, gran compagnone e pronto a godersi la vita. Non a caso, lo abbiamo detto, gran parte del suo dna è napoletano.
Quel ragazzino che alle riunioni di famiglia era quasi accolto da un “Campese chi? O questo che è, nostro parente?”, adesso i cuginetti li guarda tutti spavaldamente in faccia, senza più inferiorità. Anzi, alcuni li può guardare con sufficienza: “Stateme arrete, guagliò, ca 'u turismo 'bbuono cumme 'o faccio io, vuie 'o vulisse fa' meglio!” Perché il campese parla elb... vabbè, questo si è capito.
E così oggi il campese sguazza nel benessere e ha la seconda casa più grande del parentame. Sì, vabbè, un po' caotica, in effetti, ma se piace ai turisti... I due fratelli sono invecchiati, bene d'accordo, ma non riescono più a tenere il passo del bimbo e sempre a lui si devono sostenere. Sì, ogni tanto continuano a zimbellarlo, ma più per riflesso che per alterigia. È anche l'unico della famiglia che si è costruito l'aeroporto, proprio su quella piana su cui il parentame non avrebbe scommesso un copeco, e che lui invece ha saputo rendere una risorsa.
Conclusioni. Ai fini della nostra indagine sulla presunta scomparsa e omicidio dell'elbano, il campese è un altro dei maggiori indiziati. Il suo passato senso di rivalsa, anche se in gran parte appagato, è sempre forte. Potrebbe colmarlo con un ultimo insano gesto per diventare il capofamiglia. Tuttavia va detto che una mossa così estrema potrebbe non portare a questo risultato, e anzi danneggiarlo agli occhi della famiglia. Da tenere comunque sotto controllo.

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Ultima modifica il Lunedì, 16 Maggio 2022 14:13

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