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Secolo Decimo Ottavo. Magistratura comunitativa di Portoferraio (parte 1)

Scritto da  Marcello Camici Giovedì, 06 Ottobre 2022 10:06

Inizio oggi a scrivere di una ricerca, ancora inedita, che ho eseguita su manoscritti e su carte di archivio relative al periodo che va dal 1743 al 1765.
Parlerò di amministrazione civile di Portoferraio ad opera della magistratura comunitativa che per vari secoli, a partire dal dominio della dinastìa fiorentina dè Medici per poi continure con quella austriaca degli Asburgo-Lorena, ha amministrato la città di Portoferraio.
Parlerò dello Statuto con particolare riguardo alle norme che regolano la formazione della magistratura comunitativa (modalità di costituzione, regole, incombenze) parlerò del consiglio generale, del consiglio dei nove detto minore o anche ordinario, della magistratura degli anziani, del “corpo del consiglio minore“ (stimatori, viali, pesatori, soprintendente della piazza dell’erba), del magistrato dei Nove.

 

Nei secoli passati, quei regolamenti e norme di una comunità da cui prendeva origine, si costituiva e si formava la Magistratura Comunitativa, erano chiamati Statuti.
Col termine Magistratura Comunitativa deve intendersi un complesso di organi istituzionali pubblici aventi funzioni amministrative in campo civile.
E’ composta da soggetti (cittadini) che ricoprono l’ufficio pubblico di magistrato, individuale o collegiale, solitamente a carattere elettivo e di durata limitata nel tempo, soggetti detti magistrati o anche ministri perchè amministrano la comunità stessa.
Era chiamata per questo Magistratura Comunitativa cioè della comunità.
La più importante e antica magistratura civile di Portoferraio è il Magistrato degli Anziani che in termini moderni possiamo rapportare al consiglio comunale.
Nella filza ”Statuti” dell’archivio storico del comune di Portoferraio sono scritti gli statuti del Serenissmo Granduca riguardanti Portoferraio, statuti che stabiliscono e normano la magistratura detta degli anziani. (Vedi “Gli statuti di Portoferraio Sec XVI”. Marisa Sardi Persephone edizioni, 2017).
Si tratta in realtà di una miscellanea di norme alla cui stesura si sono avvicendati vari amanuensi nel corso degli anni.
Ha come nucleo centrale una compilazione di norme statutarie con aggiunte e modifiche.
Dallo statuto nel diciottesimo secolo a Portoferraio prendono forma i magistrati che amministrano la comunità in campo civile insieme al governatore chiamato anche commissario.

 

La magistratura comunitativa che nel secolo decimo ottavo amministra Portoferraio è costituita da:

A) Il consiglio generale

B) il consiglio minore anche detto dei nove od ordinario

C) il magistrato degli anziani.

 

A questa magistratura va aggiunto il Magistrato dei Nove conservatori della legge del dominio e giurisdizione fiorentina, il magistrato del Cancelliere, il magistrato del Camarlingo, il magistrato del Campaio: tutte queste magistrature pure concorrono alla amministrazione civile.
Il cancelliere è ufficio che tra le varie funzioni ha quella di assistere alle sedute del magistrato degli anziani verbalizzando quanto accade nel libro apposito detto “libbro dei partiti“ o della comunità.
Il Cancelliere richiama l’attenzione degli anziani ad adempimenti con la lettura di decreti, lettere e norme.
L’ufficio del cancelliere è per questo svolto dall’Auditore (giudice).

 

Ne parla in dettaglio il manoscritto del 1766 di Vincenzo degli Alberti.
Degli Alberti scrive che il giudice ha a suo carico il mantenimento di tale ufficio, quello del cancelliere

 

“Auditore e suoi appuntamenti
Vi è un giudice col titolo di Auditore a cui incombe l’amministrazione della giustizia dalle di cui sentenze si dà l’appello alla Rota. La di lui provvisione annua tra certi ed incerti puol valutarsi circa lire 3700 dalla quale però deve defalcarsi il mantenimento del Cancelliere che è tutto a suo carico”.

(“RELAZIONE DI PORTOFERRAIO A SUA ALTEZZA REALE DAL CONTE VINCENZO DEGL’ALBERTI SUO CONSIGLIERE DI STATO “Vincenzo degli Alberti, Manoscritto. 1766. Pagina 20. Biblioteca comune Portoferraio)

 

VINCENZO DEGLALBERTI 



Il Camarlingo è eletto dalla magistratura comunitativa ed ha affidati compiti di natura finanziaria: effettuare i pagamenti e incassare i tributi per conto di tutta la comunità.

Del Camarlingo ho parlato in dettaglio (vedi link https://www.academia.edu/49007006/POLITICA_ECONOMICA_NEL_1700_IN_TOSCANA_IL_CAMARLINGO_DI_COMUNITA_ITA)

 

Il Campaio è praticamente un guardia pubblica eletta dal magistrato degli anziani e dura in carica un anno.
Ha il còmpito di visitare ogni giorno tutti i terreni boscati e coltivati e riferire al governatore i danni commessi da persone e bestie. ”Se la pena trascendeva la somma di cinque lire, il Campaio, oltre la relazione, doveva presentare al Commissario dei testimoni, qualora avesse trovato bestie a compiere il danno, le avrebbe dovute portare alla ‘Corte’ per notificarle al padrone, il quale aveva cinque giorni di tempo per procurarsi le prove che giustificassero il contrario di quanto era accaduto”

(Cfr pg 42 di “ Gli statuti di Portoferrario, Sec XVI” Marisa Sardi. Persephone editore. 2017)

 

Il Magistrato de Nove conservatori del dominio e della giurisdizione fiorentina, è una magistratura dello stato granducale addetta al “buon governo”.
Anche se non risiede Portoferraio ma a Firenze e anche se non prende origine dagli statuti della città di Portoferraio, di fatto, nel settecento, interviene ad amministrare la comunità ferraiese perché ogni deliberazione del magistrato degli anziani deve trovare approvazione del Magistrato dei Nove ed inoltre interviene e concorre nella vita pubblica civile cittadina inviando lettere, decreti il cui contenuto è sempre preso in considerazione in ogni seduta della magistratura comunitativa, seduta chiamata “adunanza magistrale”.

 

Infine il governatore o commissario, la massima autorità pubblica cittadina: davanti a lui nel suo palazzo al Forte Stella avvengono le adunanze magistrali.
Il governatore si affianca alla magistratura comunitativa nell’amministrazione civile ma ha anche competenze amministrative negli affari militari, ed è perciò chiamato governatore militare e civile: è un ufficio che non origina dallo statuto.
Il governatore viene nominato dal granduca.
Del governatore militare e civile ho parlato in dettaglio
(vedi link https://www.academia.edu/50849038/IL_GOVERNATORE_MILITARE_E_CIVILE)

 

Marcello Camici

 

Nelle foto:

- Principato di Piombino con le sue isole adiacenti. Secolo decimo ottavo. Archivio storico di Simancas. Spagna

- “RELAZIONE DI PORTOFERRAIO A SUA ALTEZZA REALE DAL CONTE VINCENZO DEGL’ALBERTI SUO CONSIGLIERE DI STATO “Vincenzo degli Alberti, Manoscritto. 1766. Pagina 20. Biblioteca comune Portoferraio

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Ultima modifica il Giovedì, 06 Ottobre 2022 10:36