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Fortezze mediceo-lorenesi. Fronte di attacco di terra. Le avanzate. Il bastione “Coda di Rondine di Santa Fine”

Scritto da  Marcello Camici Giovedì, 11 Aprile 2024 10:38

Il bastione “Coda di Rondine di Santa Fine“ fa parte delle “avanzate” del fronte di attacco di terra della fortezze mediceo-lorenesi. Coda di rondine perché la forma della architettura della sua muraglia ricorda la coda di una rondine. (Foto di copertina)

 

Militarmente è opera “a tenaglia” che si stacca come fortificazione indipendente dal piede del bastione della Carciofaia a mo’ di rivellino. A “tenaglia”: un’opera destinata ad avvolgere il nemico che attacca contemporaneamente nelle sue due ali, sia di terra che di mare.
Questa funzione è ben evidenziata nella figura schematica.

 

Bastione “Coda di rondine di S. Fine”. Figura schematica 2

 

L’opera è strettamente connessa, tramite il camminamento “coperto“ di Santa Fine, in basso, con l’Opera di Santa Fine (bastione di Santa Fine e primo bastione degli Spagnoli) e il “ridotto“ di Santa Fine, e in alto, con forte Falcone.
E’ annotata nelle antiche mappe col nome anche di “tenaglia del Falcone“.
Il suo spalto si connette direttamente al bastione di San Pietro detto anche batteria di Santa Elisabetta tramite il camminamento “coperto” sotto il bastione della Carciofaia.

 

rofilato contro il mare è il bastione “coda di ondine di Santa Fine 3

 

Il bastione Coda di Rondine di Santa Fine Possiede pure un altro nome: “Tenaglia del Lazzeretto” perché vi fu costruito sopra lo spalto un Lazzaretto in sostituzione di quello preesistente sulla collinetta tra le antiche saline e la rada.


Spalto del bastione Coda di Rondine di S Fine  4

 

Era infatti questa una zona defilata e perciò luogo adatto all’isolamento in quarantena delle persone ritenute infette che sbarcavano da navi provenienti da paesi dove erano epidemie. Venuta meno tale esigenza il Lazzaretto sulla Tenaglia fu dismesso e trasformato per un breve periodo in abitazione di cui sono rimasti i ruderi fino a pochi anni orsono che poi sono stati eliminati.

 

Non conosciamo esattamente l’anno di costruzione ma di questo bastione opera a ”tenaglia”.

Ne fa cenno Sebastiano Lambardi:

“FOSSO PRIMO DEL PONTICELLO

…l’istesso Governatore Montauto fece una Tenaglia assai grande ,sotto il Falcone e un pezzo di Falsabraca , che si staccava da detta Tenaglia e terminava al Casino di Mezzo …”

(Cfr pg 148 di “Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba” S. Lambardi 1791. In stampa fotomeccanica Forin editore Bologna 1966)

E’ Marzio de’ conti di Montauto il governatore di cui parla il Lambardi: era governatore militare e civile di Portoferraio nel 1604 e nel 1606.

 

Nel 1877 questa opera bastione a “tenaglia” viene in dettaglio descritta nel manoscritto Leoni:

“Coda di rondine di Santa Fine
E’ stabilita al piede del saliente N-Ovest del bastione dell’Imperatore.
E’ destinata specialmente alla difesa di terra, ma ha pure azione sul mare davanti la spiaggia delle Ghiaie.
Ha un tracciato abbastanza regolare, ma un terrapieno troppo ristretto: la superfice occupata è di soli metri quadri 60. Il parapetto è in terra con rivestimento in muratura ed il suo ciglio interne si eleva di 54 metri e cinquanta sul mare. Vi si accede dal fianco basso dell’Imperatore per un androne ed una rampa, e dall’opera stessa si comunica col sottostante ridotto omonimo per una strada esterna molto ripida.
L’opera è disarmata.
Stato di conservazione mediocre”

(Leoni. Manoscritto 1877. Archivio privato)

 

Il bastione dell’Imperatore è anche detto della Carciofaia.
Il bastione Coda di Rondine di Santa Fine o tenaglia del Falcone o tenaglia del Lazzaretto è chiuso al pubblico in stato di completo abbandono.
Se aperto alla fruizione pubblica con un riuso appropriato cioè che ricordi la funzione militare per la quale è stato costruito diverrebbe motivo di attrazione culturale e turistica.

 

Marcello Camici

 

Foto di copertina - Portoferraio. Da via Ninci la muraglia del bastione “Coda di rondine di Santa Fine”. L’andamento rientrante di tale muraglia ha l’aspetto di una coda di rondine, da qui il nome a tutto il bastione di “coda di rondine”.

Foto 2 - Portoferraio. Bastione “Coda di rondine di S. Fine”. Figura schematica.

Foto 3 - Portoferraio. Fronte di attacco di terra. Le avanzate. Profilato contro il mare è il bastione “coda di ondine di Santa Fine“, in primo piano sono le troniere del bastione di San Pietro detto anche batteria di Santa Elisabetta con parte del suo spalto, Tra i due bastioni è il camminamento “coperto” sotto la muraglia del bastione della Carciofaia che connette i due bastioni fra loro.

Foto 4 - Portoferraio. Spalto del bastione Coda di Rondine di S. Fine con i ruderi dell’edificio del Lazzaretto che sono stati eliminati.

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Ultima modifica il Giovedì, 11 Aprile 2024 10:57