La cappella lauretana della Linguella è scomparsa non solo fisicamente ma anche dalla memoria collettiva. Ha rappresentato luogo dove i fedeli di Portoferraio hanno espresso devozione verso la Madonna di Loreto.
Chiesino, per essere di piccola dimensione, così è chiamata in carte di archivio la cappella costruita alla Linguella nel 1686 vicino alla torre del Martello. E’ dedicata a questa Madonna: la Vergine di Loreto.
E’ cappella ad uso religioso per i soldati della guarnigione. Altre ve ne sono per le pratiche religiose della guarnigione dei militari: una nel forte del Falcone, un’altra al forte Stella e altre ancora alle porte, di mare e terra. Era un chiesino, piccolo ma grande ed importante per la devozione popolare alla Madonna di Loreto cui era consacrato.
Nel 1684 in seguito ad istanza del sergente generale Amerigo Attavanti, governatore militare e civile di Portoferraio, il vescovo di Massa e Populonia monsignore Paolo Pecci permette la profanazione delle cappellette precedentemente erette una, a porta di Mare col titolo di S. Andrea apostolo, e una, a Porta di Terra col titolo di SS Vergine del Rosario.
Queste cappellette, frequentate dai militari e da essi mantenute, sono chiuse ma, scrive il Ninci, “per non togliere ai soldati della guarnigione i mezzi di pietà religiosa, profanate le suddette cappelle da essi mantenute e frequentate, li si concesse di fabbricare nuova Cappella presso la Torre del Martello, oggi della Linguella, in onore di Maria SS.ma Lauretana; qual Cappella fu eretta nel 1686. La Cappella aveva il suo cappellano come rilevasi dai libri parrocchiali di Portoferraio, quali segnano nel 1727 un tal don Prospero Vantini“.
(Cfr carta 20 di “ Notizie compendiate delle chiese, oratori, cappelle di Portoferraio sia in città che nelle campagne sottoposte raccolte e registrate da Giuseppe Ninci nell’anno 1834 e passatane copia al Corpus Domini di detta Città nel 1835”. Manoscritto conservato nella chiesa del SS. Sacramento in Portoferraio)
Il chiesino eretto nel 1686 è scomparso ma la sua presenza e posizione dentro la Linguella è visibile nel particolare di un dipinto che ritrae Portoferraio intorno al 1705. L’osservazione di questo particolare consente, immediatamente dietro la torre, di individuare l’immobile del chiesino. E’ edificio che chiude il piazzale della corte della Linguella con la copertura a capanna del tetto sul quale è un piccolo campanile a vela contenente una campana con sopra una croce. Il dipinto consente anche di capire che l’edificio è a navata unica e di avere indicazioni sulle sue dimensioni raffrontandole con la Torre.
Nel particolare di una pianta della prima metà del settecento che porta il titolo “Distretto della Linguella con tutto il suo interno messo in prospettiva cavaliera” l’edificio sacro del chiesino appare nella legenda alla lettera Q col nome di “Chiesa detta la Madonna di Loreto tutta già resarcita”. E’ ubicato tra l’edificio del “Corpo di Guardia” (lettera R in legenda) e il “Magazzino tutto aperto per aver ceduto con la Muraglia“ (lettera T in legenda). Tutti questi edifici insieme alla “Casa del Rais con suo Magazzino” (lettera IS in legenda)chiudono il piazzale della corte della Linguella sul lato di ponente.

Per la ristretta dimensione, già poco tempo dopo la sua costruzione si pensava di “ridurlo in forma più ampia per maggior comodo di quelli che vi concorrono a sentir la Messa”
Una carta di archivio del 1708 che ho ritrovata lo attesta: il vescovo di Massa concede al governatore poter ampliare l’edificio.
A quell’epoca è al governo di Portoferraio è il Sig. Generale barone Alessandro del Nero (governatore militare e civile dal 1702 al 1709). Nell’anno 1708 il vescovo di Massa e Populonia scrive al governatore:
“Signor Generale Barone Del Nero/Governatore di Portoferraio
Ill.mo Signor Pron.mo Col.mo
Per secondare la pietà di VS Ill. ma in ordine a demolire il Chiesino della Linguella al fino di ridurlo in forma più ampia per maggior comodo di quelli che vi concorrono a sentire la Messa, servino la congiunta all’ing. Pacini dandogli con essa la facoltà opportuna, ed istruzioni necessarie perché tutto si faccia secondo la regola prescritta dai sacri Canoni. E sperando d’aver in tal forma primariamente incontrato il gusto di VS Ill.ma, s’accende sempre più in me il desiderio di far l’istesso nella esecuzione de suoi riveriti comandi, per la frequenza de quali pregandola vivamente, Io facco dinstistissima riverenza
Siena 18 luglio 1708
Di VS Ill.ma
Rev.mo e Obbl.mo Serv.re
A: Vescovo di Massa“

Il chiesino della Linguella non ha lunga vita perché è abbattuto sotto il governo di Lorenzo Henart. Costui, barone e tenente colonnello, governatore militare e civile di Portoferraio dal 1741 al 1745 volendo ampliare gli alloggi destinati ai militari fa demolire i chiesino che sarò sostituito con la costruzione del bastione di San Francesco.
Il culto per la Vergine Lauretana non è distrutto ma si è accresciuto all’isola d’Elba richiamando devoti da tutta l’isola. La Vergine era particolarmente invocata in occasione di gravi calamità. Sul culto e sulla devozione popolare alla Madonna di Loreto rimando alla documentata descrizione di Paolo Casini e Mario Forti.
(Cfr pg 63-70 di “Devozione popolare nell’arcipelago toscano” LoGisma editore 2013)
Sulla demolizione del chiesino della Linguella, il Ninci scrive:
“Né diversa sorte incontrò nel 1745 la Cappella della Vergine Lauretana stata eretta come fu avvertito nel 1686 preso la Torre del Martello o della Linguella :ma la religiosa pietà dei portoferraiesi fu sollecita benanche a fabbricarne altra presso l’oratorio della Compagnia di Misericordia alla quale oltre il simulacro di detta Vergine si aggiustarono ancora gli arredi sacri della profanata Cappella più le rendite a questa spettanti”.
(Cfr carta 45 Idem come sopra)
Dal 1745 il simulacro della Vergine di Loreto è traslato in una cappelletta appositamente costruita accanto alla chiesa della Misericordia, cappelletta la cui facciata è tuttora visibile in via della Misericordia in Portoferraio.

Marcello Camici
Foto di copertina - PARTICOLARE di ”Veduta di Portoferraio“ intorno al 1705. Dipinto olio su tela. Anonimo. Torre della Linguella. Appresso, sul retro, la copertura a capanna del tetto del chiesino con sopra un piccolo campanile a vela contenente una campana. L’edificio si affaccia sul marciapiede della corte della Linguella.
Foto 2 - Portoferraio. PARTICOLARE della pianta del “Distretto della Linguella con tutto il suo interno messo in prospettiva cavaliera”. ”Lettera Q Chiesa detta la Madonna di Loreto tutta già resarcita”.
Penna a inchiostro. Prima metà del settecento. Cartella 14. Carta 963. Istituto storico e di cultura dell’arma del genio. Roma.
Foto 3 - Portoferraio 1708. Il governatore Alessandro del Nero ottiene per il chiesino della Linguella il permesso di “ridurlo in forma più ampia per maggior comodo di quelli che vi concorrono a sentir la Messa”
Filza “Lettere sino all’anno 1709 dello illustrissimo Sig Barone Alessandro del Nero” Carta 504.C 9 .Carteggio del governatore. Archivio del governo di Portoferraio 1553-1799. Archivio storico comune di Portoferraio.
Foto 4 - Portoferraio. Facciata della cappelletta della Madonna di Loreto. Via della Misericordia. Stato attuale.