Venerdì 30 alle ore 15 il Circolo Culturale Mario Cacialli di Rio nell’Elba organizza un nuovo incontro per parlare di un personaggio, un testimone importante della nostra comunità.
Il protagonista di questo appuntamento è con e per Roberto Ballini, “l’uomo che sussurra alle api”.
Un personaggio particolare, originale e un po’ straordinario, con una vita che merita davvero di essere raccontata.
Roberto da giovane corre in bicicletta, tanto veloce da diventare un corridore professionista.
A causa di una brutta caduta durante un giro delle Fiandre, è costretto a rinunciare alla carriera sportiva.
Decide allora di ritirarsi in campagna, all’Elba, precisamente al Cavo per trovare, come dice lui stesso, un po' di pace.
E si reinventa una nuova vita come apicoltore. “Ero un grande consumatore di miele, diventato per caso apicoltore, un giorno di settembre, mentre ero a far funghi sulle colline livornesi vidi uno sciame e lì nacque una curiosità trasformata in un arte. Mi sono informato, ho approfondito e ho deciso intanto di intervenire per salvare quello sciame, incontrato per caso, dai rigori dell’inverno. Da quel momento decisi che il mio futuro sarebbe stato legato alle api e, ancora oggi, fanno parte integrante delle mie giornate”.
Questo il racconto di Roberto, che continua:
“Le api sono insetti che vivono in società complicate ma di grande fascino”.
Roberto le ha osservate, inseguite in lungo e in largo lungo i sentieri elbani studiandone le abitudini, e le trasformazioni con la tenacia tipica dell’uomo innamorato della magia della natura e delle sue straordinarie trasformazioni.
Ha studiato ronzii e vibrazioni perché voleva capire come interagire e comunicare con le sue api.
Roberto non si accontenta, studia i suoni e i ronzii emessi dalle sue api.
Ascoltando le ripetute sollecitazioni vocali e provando lui stesso ad usare suoni con toni sussurrati, capì che la chiave di volta per interagire era rappresentata dalla frequenza: con un tono secco della sua voce le api si sintonizzavano anzi si fermavano.
La frequenza!! Dopo innumerevoli verifiche, utilizzando la frequenza 290hz gli si aprì un mondo forse fino ad allora sconosciuto: comunicare con le api e indicare loro di fermarsi.
Questa sua intuizione finisce in un articolo di una rivista specializzata e non molto tempo dopo, ricevette la visita di un fisico dell’Università di Pisa: insieme scoprirono che le api rispondono al “Comando”, su due differenti frequenze sonore.
Per questo Roberto afferma di essere stato il primo ad avere, in un certo senso, “parlato con le api”.
Il rapporto di Roberto con le api va oltre la comunicazione fatta di suoni, anche perché ogni apicoltore è una preziosa sentinella per la salvaguardia della biodiversità.
A questi meravigliosi insetti impollinatori, ai quali l’uomo di ogni continente deve la propria sopravvivenza, è dedicata, dal 2017 una Giornata mondiale che vede l’accordo tra 115 Stati delle Nazioni Unite.
Roberto, con la sua pratica quotidiana continua a sperimentare e somministrare i suoi ritrovati erboristici per combattere parassiti aggressivi come la Varroa, un acaro parassita, arrivato dalla Cina nel 1990 e responsabili di patologie dannose in modo particolare per le api, tanto da minacciarne la sopravvivenza. Roberto ha partecipato a diverse trasmissioni televisive: Freedom, Linea Verde e Sereno variabile contribuendo a stimolare la voglia di conoscenza di questo mondo costellato di meraviglie della natura appunto le api. L’incontro di venerdì 30 sarà per tutti noi un’occasione di incanto, di stupore e anche di conoscenza per capire meglio il funzionamento di questa comunità di insetti sociali, fondamentali per la vita dell’uomo sul pianeta.
Dante paragona le anime degli angeli alle api: “si come schiera d’api che s’infiora /là dove il suo labbro s’insapora” (Dante Alighieri, Divina Commedia Paradiso, XXX, 7-9).
Roberto è un grande narratore, un uomo sensibile e un conoscitore attento della natura ed è preoccupato dei cambiamenti climatici.
Come sempre vi aspettiamo volentieri.
Il Circolo Mario Cacialli
Rio elnl’Elba