Giovedì 5 e Venerdì 6 Giugno 2025, a Marciana Marina, si sono svolti i saggi di fine anno scolastico delle classi della Scuola Primaria, al cinema Metropolis, e della Scuola Media, sul lungo mare, con un corteo dalla Tore al Cotone.

Molti genitori, parenti e amici hanno partecipato, come sempre numerosi, ai due eventi che hanno visto i bimbi della primaria cimentarsi in due musical con tematiche ambientali e di memoria (Odissea), mentre quelli delle medie hanno dato vita ad un piccolo corteo storico in memoria dello sbarco, a Marciana Marina, del pittore del ‘700 J. R. Cozen. Durante la sfilata brevi soste con interventi in italiano e in inglese, da parte dei ragazzi, balli, canzoni e tanto altro.

Entrambe le iniziative hanno messo in luce la professionalità ma anche la passione degli insegnanti e delle insegnanti e di coloro che hanno partecipato, a tutti i livelli, alla riuscita delle due iniziative.

Ma i veri protagonisti sono stati i bimbi e i ragazzi di entrambe le scuole: entusiasti, spontanei, felici, emozionati, ciascuno con la sua personalità, con il suo carattere, con la sua storia. I protagonisti si sono tanto divertiti, e noi con loro, felici di stare tutti insieme, nessuno escluso, ciascuno consapevole di avere un ruolo, un suo significato.

E allora ho pensato di scrivere queste FIGURINE MARINESI (Umberto Mazzantini) al contrario.

Conosco alcuni di questi bimbi e ragazzi dal doposcuola dove sono volontaria e alla fine dei due eventi ho pensato: come saranno fra 10/20 anni questi protagonisti, oggi così bravi, felici, entusiasti, sinceri? Che cosa vivranno, cosa penseranno e che cosa proveranno? Sarà rimasto in loro un po’ dell’entusiasmo, della freschezza, della spontaneità di oggi?

Probabilmente no, non molto, ma spero resti in loro il ricordo di un’esperienza entusiasmante perché inclusiva, consapevole, personale, che li aiuterà a continuare ad amare il loro paese e i loro affetti – come cantavano i bimbi della primaria- che li aiuterà ad amare la vita. E speriamo che queste, come altre esperienze simili, contribuiscano a farli diventare cittadini consapevoli, uomini e donne all’altezza di questo termine, individui che amano la loro comunità e si impegnano in essa con entusiasmo, freschezza, spontaneità. E che continuino ad essere, almeno un po’, felici come in questi momenti.

Raimonda Lobina