“Storie di Battigia – Il respiro del mare”, scritto dai bimbi delle quinte di Marciana Martina e Marina di Campo dell’Istituto Comprensivo Giusti, è forse la più bella opera d’arte pubblicata all’Elba negli ultimi anni. Ricostruisce dai rifiuti e dagli esseri spiaggiati un mondo fantastico fatto dai desideri, dalle paure e dalle speranze delle nostre bimbe e dei nostri bimbi. Ci riporta a un incanto per il modo – ancora tutto nuovo e da scoprire - che non è lo stesso incanto di quando noi eravamo bimbi, usa una lingua che allora ci sarebbe stata sconosciuta, eppure eterna e familiare.
Ma questo libro è anche il racconto della nascita di un mondo, di una nuova cosmogonia fatta di sogni e piccoli incubi, di mutanti, di esseri magici nati da incroci tra cose, uomini e animali che ci portano in un universo sognante eppure concreto, bello e strano come le magnifiche illustrazioni he illustrano le pagine dei racconti. Un mondo pericoloso, buffo, eppure alla fine rassicurante, dove anche i cattivi diventano buoni.
Le bimbe e i bimbi (re)inventano miti eterni, raccontano storie nuove ma che somigliano in modo impressionante a quelle che per esempio si raccontavano già migliaia di anni fa gli indiani americani nelle loro tende appuntite sotto le stelle o nella fitta jungla amazzonica dove le stelle scompaiono, per spiegarsi la nascita del mondo: la lepre e il bisonte, l’orca e la volpe, il caribù e l’orso, il giaguaro e la scimmia ragno, che creano il mondo mettendo insieme le loro storie e oggetti magici.
Scrivendo, i bimbi e le bimbe parlano con e per gli animali e le cose, i sassi e le spiagge, tutto ha un’anima e ogni cosa diventa un totem, uno spirito guida per parlare di questo tempo nomade, cangiante, di questo tempo della loro infanzia che incrocia l’inspiegabile, la meraviglia, la necessità di descrivere la speranza e il desiderio, la paura e l’amicizia, la voglia del domani. Sono loro, siamo noi, quegli animali, cose, sassi e spiagge.
E’ un piccolo, preziosissimo libro scritto sulla soglia del futuro, uno di quei libri che le bimbe e i bimbi ritroveranno da grandi meravigliandosi della loro stessa meraviglia, dell’innocenza diventata storie, di quanto avevano già visto con i loro occhi di scolari. E un libro da custodire, da leggere ai loro figli e nipoti nel mondo del futuro, che speriamo abbia fatto far pace a ciclopi, sirene e squali.
E’ un libro che ritrova la poesia della vita e dello sguardo sul vivente in un mondo fatto di smartphone e intelligenza artificiale. Una boccata d’aria di realtà magica. Il Mondo salvato dai ragazzini, scriveva Elsa Morante quando molti dei babbi e delle mamme di questi bimbi elbani non erano ancora nati.
E’ un libro che ci parla dell’importanza delle piccole scuole nella cura delle comunità e della bellezza, dell’amore per l’insegnamento e le storie delle maestre e di chi le ha aiutate a trasformare il mondo sognato dai bimbi in queste fotografie psichedeliche del presente che è già futuro, in fiabe sognanti che parlano di noi, di un mondo dove i bimbi raccolgono, attaccano, annodano i pezzi sparsi del nostro racconto isolano, un mondo dove tutto è possibile, dove tutto può ancora finire bene. Come l’eterna fiaba della nostra vita raccontata con gli occhi e il cuore delle bimbe e dei bimbi.
Grazie davvero.
Umberto Mazzantini