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Scomparsa l’opera di Bolano dedicata a Pertini: "una promessa non mantenuta"

Scritto da  Stefano Bramanti Martedì, 01 Luglio 2025 11:32

Nel 2012, come mostrano le immagini, Italo Bolano, compianto artista espressionista astratto deceduto nel 2020, alla presenza del sindaco di Portoferraio Roberto Peria, inaugurò una sua opera in ceramica dedicata al Sandro Pertini antifascista, l'avvocato socialista che fu carcerato nel 1933, quando aveva 37 anni, nella torre medicea.

 

La cerimonia avvenne per la Festa della Repubblica del 2 giugno, erano presenti anche l'ingegnere Umberto Voltolina, presidente della Fondazione Pertini d'Italia, il comandante dei carabinieri della stazione di Portoferraio Zatelli e i soci del Circolo culturale elbano dedicato a Pertini.

 

peria e bolano nel 2012 inaugurazione dell'opera

 

Ora quel ricordo artistico del Presidente più amato della Repubblica, non è più accanto all'antico maniero. Alessandra Ribaldone, moglie di Italo, divenuta presidente della Fondazione che porta il nome dell'artista, fa notare il fatto, dicendo: "Cinque mesi fa, a gennaio, fu garantito dal sindaco che, visto che era terminata la ristrutturazione della torre medicea, l'opera artistica di mio marito sarebbe stata ricollocata presso la struttura. Ma di recente purtroppo ho scoperto che ciò non è avvenuto. Credevo che la parola del primo cittadino sarebbe servita a ripristinare la normalità".

 

La ceramica artistica fu richiesta dai soci del Circolo Pertini dell'Elba a Bolano, per testimoniare, assieme a quattro pannelli inseriti all'interno della torre antica, le difficili vicende del politico nativo di Stella in Liguria, ai tempi del Fascismo. Essendo un tenace è aperto oppositore di Mussolini, fu condannato a oltre 16 anni tra galera e confino. In quel tempo si trovava a Pianosa e poi si ritrovò nella torre, usata allora come carcere.

 

Lui stesso raccontò i fatti, nel 1984, divenuto Presidente, ad una scolaresca della media Pascoli di Portoferraio, guidata dal preside Bruno Bolano, scolaresca invitata ad un incontro al Quirinale. Pertini andando in dettagli, disse a insegnanti e studenti, che era recluso nel primo piano della torre medicea, perché doveva essere processato per oltraggio ad una guardia carceraria. L'antifascista, nel sanatorio/carcere di Pianosa, non riuscì a tacere e si fece sentire con forza perché venivano maltrattati i detenuti politici ma anche tutti gli altri e fu rinviato a processo presso il tribunale di Portoferraio, "conquistando" altri 9 mesi di carcerazione e 24 giorni.

 

"Spero che questo inconveniente si risolva rapidamente - conclude Ribaldone - e che l'opera d'arte torni a essere posta accanto alla torre e siano risistemati anche i pannelli illustrativi, che narrano tutte la storia di Sandro Pertini, il partigiano poi diventato Presidente della Repubblica, che suo malgrado fu in tali periodi elbano".

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Ultima modifica il Martedì, 01 Luglio 2025 12:25