È uscito in questi giorni, presso la deiMerangoli di Roma, in elegante edizione nella collana di arte-architettura, il volume “Giardini nascosti di Cosmopoli. La vegetazione tra le mura di Portoferraio – Isola d’Elba”, scritto a due mani da Elena Fatichenti, che si divide tra lavoro sull’immagine e ricerche d’archivio, e Paola Muscari, paesaggista che frequenta l’Elba da tempo.
Il volume, riccamente illustrato, si avvale della collaborazione di Alessandra Contiero, guida ambientale, e Margherita Sacchi, archivista e paleografa.
Si tratta di una ricognizione ben articolata dei «più di settanta orti e giardini, tra pubblici e privati», compresi all’interno dell’antica linea magistralis, ovvero nel nucleo originario della città medicea.
In un lavoro durato alcuni anni, le autrici hanno battuto il centro storico inseguendo gli indizi offerti loro dallo spuntar di un ramo di là da un muro, dalla presenza “sospetta” di un certo rampicante, da particolari conformazioni degli edifici, oppure affidandosi alle testimonianze orali degli abitanti. Hanno in fine restituito una rappresentazione dettagliata degli spazi verdi, da quelli più noti e visibili a quelli inimmaginabili, infrattati tra i vicoli e le scalinate.
Nelle quasi trecento pagine del libro si susseguono racconti familiari (raccolti in gran parte da Paola Muscari, con un approccio che richiama le ricerche etnografiche in territori di confine), e quindi le storie degli spazi e delle persone che li hanno abitati e che hanno contribuito a determinarne l’aspetto odierno; descrizioni botaniche delle specie vegetali; fotografie del presente e del passato, a colori e in bianco e nero; dipinti dei maggiori pittori portoferraiesi quali Marcello D’Arco, Flavio Orsi, Luciano Regoli.
Ma ciò che rende il libro davvero unico nel suo genere è il confronto cartografico, l’analisi strutturale dei giardini e la narrazione delle loro trasformazioni attraverso l’accostamento di vedute, mappe e planimetrie che vanno dal XVI secolo ai giorni nostri, con la conseguente ricostruzione degli sviluppi urbanistici e paesaggistici della Portoferraio storica; un lavoro portato avanti da una minuziosa ricerca d’archivio condotta da Elena Fatichenti, la quale ha utilizzato informazioni di varia natura, sovrapponendo il dato visivo a quello scritto, incrociando disegni, opere d’arte e manoscritti antichi.
La scoperta di documenti e mappe inedite, come l’attenzione a particolari presenti in ciò che già si conosceva, ha consentito di effettuare alcune scoperte (che qui non rivelo), o di sfatare mitologie date per troppo tempo per scontate, come ad esempio il fatto che fosse stato il Bonaparte a introdurre in città la coltivazione dei gelsi.
“Giardini nascosti di Cosmopoli” è un libro pubblicato in ottima edizione, che offre al lettore molteplici piani di lettura, e che quindi si rivolge a una platea vasta e differenziata, unendo con raro equilibrio e scorrevolezza la ricerca scientifica al racconto aneddotico, l’approfondimento storico-architettonico alla chiacchiera botanica, secondo le diverse vocazioni delle autrici. Un libro che guarda dal passato nel presente, come fanno gli occhi saturati ed eternamente fissi della gatta in copertina, «regina del giardino».
In vendita presso MardiLibri, sta già andando letteralmente a ruba.
Angelo Airò Farulla