Una serata al Museo Italo Bolano
Si è svolta in questa serata settembrina, all’aperto del Museo Italo Bolano a San Martino, una riunione di amici, simpatizzanti e cultori di letteratura per celebrare l’opera poetica di Danilo Alessi, noto e stimato concittadino che ha raccolto i propri scritti in un volume da lui stesso definito Gurguglione, ossia una mescolanza di oltre un centinaio di ricordi, pensieri e suggestioni in forma poetica. Le sue liriche, sostanzialmente a rima sciolta, libere da vincoli metrici, restituiscono con immediatezza la genuinità dell’emozione creativa, offrendo uno specchio diretto del suo sentire.
La varietà dei temi poetici
Durante la serata, lo stesso Alessi, affiancato da una brillante lettrice che ha declamato alternativamente alcune composizioni, ha evidenziato la varietà dei temi raccolti nel volume. A un primo ascolto, le poesie appaiono eterogenee; ma, nel loro insieme, rivelano una trama logica e sequenziale che attraversa l’intera raccolta. Il percorso prende avvio da pensieri di tono giovanile, in cui affiora il rammarico per il tempo trascorso e il ricordo di amori o fascinazioni femminili. Da qui si passa a componimenti più maturi, nei quali l’esperienza di vita si mescola a giochi di parole e a raffinate sottigliezze: la voce del politico, con la sua capacità di dire una cosa e alludere a un’altra, traspare anche nei versi. La raccolta prosegue con filastrocche e rime sciolte che si avvicinano agli indovinelli, alternando ironia e leggerezza a riflessioni su temi forti come il coraggio, la malattia e persino il Covid. Non mancano componimenti di augurio rivolti a persone reali, segno di un legame diretto e personale con la comunità, e infine una sezione conclusiva che restituisce al lettore la chiave di senso complessiva.
Il politico e l’intelligenza strategica
Ma parlare di Alessi significa inevitabilmente ricordare anche il politico. È noto a tutti i portoferraiesi che egli abbia dedicato l’intera vita all’amministrazione pubblica, esercitando con rara finezza quella che si può chiamare intelligenza politica. La sua forza non consisteva nell’affrontare frontalmente gli ostacoli, spesso insormontabili, ma nel trovare vie alternative, decisioni sagaci e percorsi indiretti capaci di condurre comunque al risultato. Non si trattava soltanto di difendere l’interesse della parte politica cui apparteneva, ma di concepire la politica come un’arte più alta: non il principio del “io vinco e tu perdi”, ma quello del “io vinco e tu vinci”. È in questa capacità di trasformare l’astuzia in intelligenza e l’intelligenza in autorevolezza che si misura la sua vera grandezza. Ed è sorprendente come questa impronta riaffiori anche nei suoi versi. La raccolta poetica appare a prima vista come un miscuglio variopinto, privo di un filo conduttore. Ma se le poesie vengono lette in sequenza e disposte in un ordine logico, si scopre che non vi è alcun disordine, bensì una progressione coerente che riflette la stessa finezza del suo pensiero politico.
Il Gurguglione come metafora di vita
Il Gurguglione di Alessi non è dunque sinonimo di confusione, come si potrebbe intendere dal significato del nome. Egli presenta un intreccio che sembra disperso ma che invece custodisce all’interno della raccolta, una linearità precisa, un cammino che dal gioco conduce alla riflessione, dall’osservazione quotidiana all’intimità, fino alla meditazione. Molte poesie sono dedicate a figure femminili e a consequenziali considerazioni sulle umane passioni. Così come in politica Alessi non mostrava subito la destinazione, ma vi conduceva passo dopo passo, parlando d’altro. Allo stesso modo in poesia, porta per mano il lettore, anche quando questi non comprende subito, verso ciò che egli intende davvero comunicare. Chi leggerà questo libro troverà nel corso della lettura, se vorrà cercarlo, il filo di Arianna che lo condurrà alla comprensione finale di ciò che l’autore ha inteso confezionare nel suo Gurguglione.
Chiusura
La serata si è chiusa con un gesto che ha reso ancora più evidente il carattere poliedrico dell’autore. Lo stesso Alessi, infatti, ha offerto ai presenti un delizioso gurguglione culinario, da lui preparato con sapiente mano, a base di verdure cotte con maestria secondo la tradizione elbana. Un piatto semplice e genuino, che ha permesso di degustare non solo le sue qualità poetiche, politiche e umane, ma anche quelle culinarie. Ancora una volta, come nella politica e nella poesia, anche in cucina Alessi ha saputo perseguire con intelligenza il risultato finale: il piacere condiviso di tutti i presenti.
Così, tra parole, ricordi e sapori, Danilo Alessi ci insegna che la vera intelligenza non divide, ma conduce dalla politica alla poesia, fino alla tavola. Il suo segreto è sempre stato infatti, trasformare la complessità in gioia condivisa.
Alberto Zei