Notevole la Festa dell'Uva di Capoliveri del 2025, evento nato nel 1996. Vittoria netta per il rione Torre, per la quarta volta, con 181 punti, 21 punti più del secondo, il Baluardo e 33 rispetto ai terzi, a pari merito, Fosso e Fortezza. Ma tutti e 4 i borghi hanno meravigliato tutti domenica 19 ottobre trasformando parte del paese collinare in altrettante epoche passate.
Miracoli artistici in un fine settimana di ottobre, come ogni anno, quando fiumi di visitatori scoprono la creatività dei capoliveresi, che esaltano avvenimenti e tradizioni locali.
"Soddisfazione grande - dice Martino presidente della Pro Loco capoliverese - Tanti i complimenti ricevuti per il successo. Ringrazio chi si è prodigato per queste impegno: i rionali, con settimane di lavoro, prima e dopo la festa, il Comune, le Forze dell'ordine, i produttori di vino elbano Doc, la giuria tecnica e tutti i volontari, bambini in testa. Un abbraccio per tutti i visitatori".
Vediamo in dettaglio le rievocazioni realizzate per l'occasione dai Rioni che hanno presentato alla giuria una relazione accurata.
Forse anche per questo aspetto andrebbe creato un premio o punti in più. Di valore quella del rione Fosso che si è spinta a trattare un tema riguardante il 1698.
IL BALUARDO
Il rione delle 10 vittorie, ha scelto di rappresentare il 1983 con l'inaugurazione del nuovo municipio attuata da Vinicio Della Lucia, sindaco ormai scomparso, ricordato dalla caporione di 19 anni, Martina sua nipote. La giovane ha scritto una lettera commovente per ricordarlo e il primo cittadino, molto amato, è stato interpretato dal figlio Giovanni. La relazione per la giuria tecnica creata dalla portavoce, la professoressa Chiara Marotti, ricordando che Capoliveri ha un'identità contadina e rivela come negli anni '80 esisteva un equilibrio tra passato e futuro, caratterizzato dal crescente turismo. Il nuovo Palazzo Comunale in via De Gasperi fu un simbolo di sviluppo. Il sindaco, con il presidente della Comunità montana Cecchi e altre autorità, presente l'arciprete Don Bernardini, terminarono la cerimonia con un signorile cocktail. Nelle scene per le vie emerge il folklore che accompagnava il periodo della vendemmia e l'identità paesana. Brillante l'attrice Giada Guidi, una popolana infuriata per le cinque multe alla sua auto in un mese, e protestava con i vigili urbani. Super la parte finale in cui, alla Vantina, c'è stata l'inaugurazione del nuovo Palazzo Comunale, riprodotto con una gigantesca struttura artificiale e la Filarmonica Pietri pronta a suonare l'inno di Mameli. Il popolo plaudente era commosso.
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FORTEZZA
Passiamo al Festivalbar del 1998, rappresentato dal rione azzurro con a capo Fabrizio Fasolino, con 8 vittorie. In regia Angelica Giacomelli, Lucia e Francesca Messina. Notevole la sfilata in piazza Matteotti della mattina, quando i quattro Rioni hanno svelato l'epoca scelta. Tanta musica quindi essendo ricostruita la manifestazione nazionale venuta in periferia, presente Fiorello, interpretato da Andrea Martorella, assieme alla bella e brava Marcuzzi (Greta Melis) e si esibì anche Giorgia (Victoria Anusca). La gente, i giovani, in attesa dello show e in tanti al bar. In bella vista, recita la relazione, una televisore reperto di quell'anno, da mostrare ai giudici e alla gente. E c'era la registrazione originale della serata del 25 giugno del '98, 27anni fa. Ottima. la visita della cantina con spiegazioni e assaggio del prezioso spumante fatto utilizzando solo filtri di stoffa, come da tradizione, ottenendo il famoso Sciambrì, detto alla capoliverese.



FOSSO
E viene il turno del rione più coraggioso dei verdi, che hanno voluto rappresentare il lontano 1698, con portavoce Rosa Cinelli e caporione Diego Verdura, che tiene le fila assieme alla figlia Giulia e Francesca Paoli. Una scelta difficile: arduo garantire l'originalità di ogni dettaglio a cominciare dal vestiario, in particolare le scarpe. Nel periodo lontano, oltre l'influenza dei Medici, Capoliveri subiva controlli dal dominio spagnolo. Si viveva di agricoltura, pesca, caccia e allevamento. Importante la funzione del Consiglio degli Anziani e del Podestà per garantire sicurezza nella vita del piccolo borgo, una fiera comunità. Per dar corpo alla relazione sono stati consultato gli antichi Statuti del paese. Regole per l'igiene pubblica, il regime di fonti e pozzi, per il taglio della legna e il resto. Ogni abitante maschio in età, era chiamato, a turno, a far servizio per la difesa delle mura. Giunsero in quell'anno due frati cappuccini missionari (Lorenzo Salvi e Giuseppe Da Fiorenza), che furono ben accolti e portarono conforto e amore. Tra i figuranti un Marco Landi già consigliere regionale.



TORRE
Chiudiamo con il trionfo del rione dei gialli, annunciato alle 18 di domenica, dal notaio Maurizio Baldacchino. Il borgo guidato da Leonardo Dolera, borgo che ha rappresentato, con una maestria unica, la nevicata del 1956. "Abbiamo vinto la prima Festa del 1996- dice- dopo 20 anni il secondo successo, nel 2018 il tris e quest'anno. Grazie a tutti. A Fernando anche se assente- ha commentato Dolera- questa vittoria viene anche dagli impegni del passato. Alessandro Cavallo è l'artefice di questa grande idea della neve a Capoliveri, poi Soukaina decisiva per il rione insieme ad Elisa e i tre nuovi della nostra direzione Rachele e Luca, nonché Dario il nostro "bimbo". Grande il portavoce Alessandro che spiegava alla giuria e il presidente Martino della Pro Loco, nel rione. Appena entrati grande la meraviglia nel trovare tutto “innevato”. Una scenografia artistica eccelsa e i rionali erano vestiti con sciarpe, cappelli e cappotti. I bimbi si tiravano le palle di neve, ovviamente di cotone, come il manto che ricopriva la strada. E Cavallo ha saputo armonizzare il suo dire dei fatti di 69 anni fa, cedendo la parola alle scene recitate. Vita dura, niente legna per scaldarsi, animali periti, tutto bloccato. Molti si riunivano nelle cantine per scaldarsi col vino genuino, presenti i minatori, in quei giorni disoccupati, ma il popolo seppe reagire unito, nella solidarietà e qualcuno si concedeva l'amore nella “casa chiusa molto aperta”.



Finiamo con un sintetico passo indietro per dire che altre vittorie ci sono state al venerdì nelle gare di abilità dei giovani rionali, sul tema della vendemmia, vinte dalla Fortezza.
Sabato sera la sfida del piatto tipico e se lo è aggiudicato il Baluardo con Cardelli che ha preparato una squisita “Zuppa alla còrsa”; in giuria il noto chef Alvaro Claudi e Rossana Galletti delegata dell'isola per l'Accademia della cucina italiana.
Infine il premio continuità fatto proprio dalla Fortezza, per aver garantito maggiore costanza di presenza durante la visita dei rioni trasformati, nella domenica pomeriggio.
Una Capoliveri che ha regalato l'ennesimo fine settimana spettacolare e divertente, ma che fa anche riflettere sull'importanza dell'unità paesana, attraverso il ricordo degli eventi locali e della tutela delle tradizioni.
Stefano Bramanti