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Liceali e tesine dell’esame di Stato: i consigli dello scrittore Del Nero

Scritto da  I.S.I.S. “Foresi” di Portoferraio Martedì, 22 Maggio 2012 12:53

Si è parlato di tesine dell’esame di Maturità nell’Aula Magna dell’Isis “Foresi”. I liceali delle ultime classi lo hanno fatto con il professore e scrittore Domenico Del Nero, docente a Firenze. All’iniziativa era presente un suo ex studente di Liceo, Laerte Failli, che ha lavorato con lui su un percorso scolastico, divenuto volume (“Corrispondenze: fermenti culturali, artistici e politici tra Otto e Novecento, editrice Il Cerchio di Rimini), che tratta argomenti in linea con i programmi dell'ultimo anno del Liceo Classico e Scientifico. Failli è riuscito a coinvolgere sette compagni di classe, convincendoli , dopo l’esame di maturità, a riprendere le proprie “tesine” per trasformarli in saggi.

Si è parlato di tesine dell’esame di Maturità nell’Aula Magna dell’Isis “Foresi”. I liceali delle ultime classi lo hanno fatto con il professore e scrittore Domenico Del Nero, docente a Firenze. All’iniziativa era presente un suo ex studente di Liceo, Laerte Failli, che ha lavorato con lui su un percorso scolastico, divenuto volume (“Corrispondenze: fermenti culturali, artistici e politici tra Otto e Novecento, editrice Il Cerchio di Rimini), che tratta argomenti in linea con i programmi dell'ultimo anno del Liceo Classico e Scientifico. Failli è riuscito a coinvolgere sette compagni di classe, convincendoli , dopo l’esame di maturità, a riprendere le proprie “tesine” per trasformarli in saggi. Ne è risultata un’opera caratterizzata da “freschezza e originalità”, come ha sottolineato la professoressa Gloria Larini dell’Isis “Foresi”, “e perciò particolarmente adatta agli studenti”. Il tutto confermato dalla partecipazione mostrata dai presenti, invitati a credere nelle proprie potenzialità e ad osare traguardi alti. Ad essi e ai colleghi fiorentini, ben si addicono le parole dello storico Franco Cardini, contenute nella prefazione del volume: “ Saranno alieni? visitors? nazisti? anarchici? fondamentalisti di chissà mai qual fondamentalismo? E se fossero invece, apice dell’orrore, gente che pensa con la sua testa e che sta apprestandosi a dichiarare la sua brava obiezione di coscienza perché si rifiuta di venir arruolata nello sterminato  esercito dei consumisti? Sospendiamo il giudizio. E intanto, ascoltiamoli. Leggiamo. E  riflettiamo, leggendoli, che si tratta né più né meno che di ragazzi d’oggi, cresciuti sullo scorcio tra XX e XXI secolo. Ragazzi usciti dalla nostra società, dal nostro mondo. Proprio così. Non sono dei geni, non sono dei mostri, non fanno miracoli. Scrivono, leggono, discutono. Che ci sia ancora speranza per il futuro?”.

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