Stampa questa pagina

A Sciambere del Disegno della Città e dei Water a doppia pulsantiera

Scritto da  Franco Mercoledì, 28 Maggio 2014 05:20

Cronache (semi)serie di un normale esercente di una professione tecnica.

Questo non è un racconto. Nasce col preciso intento di essere un “testo a ostacoli” di faticosissima lettura, esattamente come un qualunque, piccolo, modesto processo di pianificazione urbanistica.

Servono alcune coordinate: siamo nella Toscana felix, nel bel mezzo del “sistema toscano”. Regione con una tradizione di buona amministrazione e di buona pianificazione. Siamo in un comune di dimensioni medio piccole anch’esso con una buona tradizione di piani il primo dei quali risale alla prima metà degli anni ’60.

Serve anche mettersi d’accordo su alcune questioni di fondo:

Siete d’accordo?

Se si potete continuare nella lettura del testo a ostacoli.

Altrimenti cliccate qui: www.peppapig.com

Se leggete queste righe avete superato il primo ostacolo e, almeno sulle questioni basilari, possiamo andare d’accordo.

In periodo di forti “semplificazioni” la chiarezza è tutto: un piano è un atto, ma prima un processo, tecnico-politico. Il testo a ostacoli parla solo della componente tecnica e, volutamente, non di quella politica.

I tecnici si dividono in:

- 2% di inetti e/o delinquenti

- 95 % di normali esercenti di una professione tecnica

- 2 % di geni e/o di chiara fama

- 1 % di chiara fama ma inetti e/o delinquenti

Dunque fare un piano urbanistico non può non essere alla portata, oltre che del 2% di geni e/o di chiara fama, del 95 % di normali esercenti di una professione tecnica, categoria a cui Franco crede di appartenere. A meno di non parteggiare per il suicidio definitivo dell’urbanistica, ma Franco non è tra questi. Lasciamo in disparte l’ultimo 1% che richiederebbe una trattazione specifica.

Siete d’accordo?

Se si continuate pure nella lettura del testo a ostacoli.

Altrimenti cliccate qui: www.bracciarubateallagricoltura.it

Siamo al punto in cui Franco, il normaleesercentediunaprofessionetecnica, magari con qualche entusiasmo per avere l’occasione di mettere a frutto una parte del bagaglio accumulato in anni di studi, deve, può e vuole avviare quel processo tecnico-politico che lo porterà ad essere (co)progettista nientepopodimenoche di un Piano strutturale.

Franco quindi definisce una lista di indirizzi e punti programmatici (un po’ di fuffa insomma, ma non solo), li condivide col decisore politico e li comunica a tutti i potenziali interessati, molti dei quali enti che, immagina, contribuiranno secondo una logica di collaborazione inter-istituzionale. Cosa che puntualmente avviene.

Ora mi toccherà essere ancora più noioso.

Siete disponibili a perdere altro tempo in questa lettura?

SI? A vostro rischio e pericolo continuate pure.

No? Cliccate qui www.collezionistidiflipper.it

Ecco che fioccano i primi contributi degli enti ed ecco una lista (per difetto) di atti e piani che gli enti raccomandano a Franco di consultare, leggere, capire: perché poi Franco sarà chiamato a accertare, certificare e giurare la coerenza del proprio piano con ognuno di essi:

PIT

Piano di Indirizzo Territoriale

PPR

Piano Paesaggistico Regionale

PRS 2011/2015

Piano Regionale di Sviluppo 2011/2015

PRAA

Piano Regionale di Azione Ambientale

PIER

Piano di Indirizzo Energetico Regionale

PRRM (da leggere a voce alta)

Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della qualità dell’aria

PRML

Piano Regionale della Mobilità e della Logistica

PRIIM

Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità

PRAER

Piano Regionale delle Attività Estrattive di Recupero bla bla bla

PSR

Programma di Sviluppo Rurale

PRB

Piano Rifiuti e Bonifiche

PAER

Piano Ambientale ed Energetico Regionale

PTA

Piano di Tutela delle Acque

PIR

Piano Interprovinciale per la Gestione dei Rifiuti di ATO

PTC

Piano Territoriale di Coordinamento

PEAP

Piano Energetico Ambientale della Provincia di .

PGRP

Piano di Gestione dei Rifiuti della Provincia di …

PAERP

Piano delle Attività Estrattive e di recupero bla bla Provinciale

PAI

Piano di Assetto Idrogeologico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Incredulo che la parola mobilità compaia in ben due piani regionali Franco inizia a percepire davanti a sé un percorso leggermente irto.

Sicuri di andare ancora avanti?

Si?  Peggio per voi.

No? Cliccate qui www.decoupage.it

 

E Franco che pensava di occuparsi del disegno della città e del territorio!! Oh, l’aveva sentito dire a scuola e a moltissimi convegni a cui aveva partecipato in vista della grande fatica!

Mi dispiace ma ancora non basta: tocca citare almeno la principale legge e i principali regolamenti con cui Franco non può non avere a che fare quando pensa di occuparsi di pianificazione:

L.R. 3 gennaio 2005, n. 1

Norme per il governo del territorio

Regolamento 1 agosto 2006, n. 39/R

Regolamento di attuazione degli articoli 19 e 20 legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio). Istituzione del Garante della comunicazione e disciplina delle funzioni.

Regolamento 9 febbraio 2007, n. 2/R

Regolamento di attuazione dell' articolo 37 , comma 3, della legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1(Norme per il governo del territorio) - Disposizioni per la tutela e valorizzazione degli insediamenti.

Regolamento 9 febbraio 2007, n. 3/R

Regolamento di attuazione delle disposizioni del Titolo V della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1(Norme per il governo del territorio).

Regolamento 9 febbraio 2007, n. 5/R

Regolamento di attuazione del Titolo IV, capo III (Il territorio rurale), della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio).

Regolamento 9 febbraio 2007, n. 6/R

Regolamento di attuazione dell' articolo 29 , comma 5, della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1(Norme per il governo del territorio) - Disciplina del sistema informativo geografico regionale.

Regolamento 23 febbraio 2007, n. 10/R

Regolamento recante istruzioni tecniche per la redazione degli strumenti della pianificazione provinciale e comunale in materia di cave e torbiere, di recupero di cave dismesse o in abbandono e di riutilizzo dei materiali assimilabili, in attuazione dell' articolo 6 della legge regionale 3 novembre 1998, n. 78 .

Regolamento 29 luglio 2009, n. 41/R

Regolamento di attuazione dell’articolo 37, comma 2, lettera g) e comma 3 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di barriere architettoniche.

Regolamento 9 febbraio 2010, n. 7/R

Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta Regionale 9 febbraio 2007, n. 5/R (Regolamento di attuazione del Titolo IV, Capo III (Il territorio rurale), della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio).

Regolamento 25 ottobre 2011, n. 53/R

Regolamento di attuazione dell’articolo 62 della legge regionale 3 gennaio 2005, n.1 (Norme per il governo del territorio) in materia di indagini geologiche.

Regolamento 20 agosto 2012, n. 47/R

Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 1° agosto 2006, n. 39/R (Regolamento di attuazione degli articoli 19 e 20 legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 “Norme per il governo del territorio”. Istituzione del Garante della comunicazione e disciplina delle funzioni).

Regolamento 11 novembre 2013, n. 64/R

Regolamento di attuazione dell’articolo 144 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di unificazione dei parametri urbanistici ed edilizi per il governo del territorio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siamo seri per favore: la legge non ammette l’ignoranza.

A questo punto Franco stesso si chiede se:

cliccare qui www.scappo.it

o se continuare l’avventura a ostacoli

 

Ma Franco non si dà per vinto e anzi, sensibile all’aria di cambiamento che respira da quando è capace di intendere e di volere (e i cui effetti … ma … insomma …) , fa un ulteriore passo avanti: la sua paura è che a metà del guado qualche importante novità possa giungere da Regione o Provincia e cerca di tastare il terreno scoprendo che sono in rampa di lancio:

Proposta di legge regionale 282 del 08/10/2013

(nuove) Norme per il governo del territorio

Proposta di legge regionale 1 del 28/01/2014

Emendamento alla proposta di Legge Regionale ottobre 2013 n. 282 "Norme per il Governo del Territorio"

Proposta di deliberazione al C.R. n.1 del 17-01-2014

Adozione dell'integrazione del pit con valenza di piano paesaggistico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Manteniamo la calma e facciamo due conti, memori delle parole del Presidente della Regione che, riferendosi alla sola ultima riga dell’ultimo elenco, ha detto: “è un piano ciclopico”! Sì, la sola proposta di adozione dell’integrazione paesaggistica del PIT è contenuta in 25 DVD ed è solo uno dei 34 piani, programmi, regolamenti da consultare.

Facciamo che in media ognuno di essi sia composto da almeno 100 pagine di scritto? Franco è in vena di ottimismo, su 25 DVD di pagine ce ne stanno 60 milioni ma ci saranno anche le figure!

Facciamo 150 vai, le sole pagine di testo del PTC sono quasi 500…

Franco valuta l’entità della salita da affrontare: a leggere una pagina media impiega 3 minuti.

Si applica la moltiplicazione:

34 atti X 150 pagine/atto = 5.100 Pagine X 3 minuti/pagina = 15.300 minuti = 255 ore

Vi ricordate il 2 % di geni? Loro hanno seguito un corso di lettura veloce e impiegheranno metà del tempo. Beati loro! Non sono proprio letture da dopocena.

E l’1% di chiara fama ma inetti e/o delinquenti? Loro saltano a piè pari questa fase; possono ragionevolmente far finta di sapere già tutto. E qualcuno che gli crede lo trovano, altrimenti non godrebbero di chiara fama.

Franco no, lui è un normaleesercentediunaprofesisonetecnica e non regge più di 4 ore di lettura al giorno anche perché ha alcune perplessità sul concetto di dealogenazione chimica di cui parla il PRB. D’altra parte l’Agenzia Regionale per l’Ambiente si è raccomandata di mantenere piena conformità anche col PRB e Franco, la cui fama non è certo chiara ma non vuole comprometterla alla prima esperienza di pianificazione, diligentemente si è imposto di dare almeno lettura a tutti i documenti.

Dunque a Franco servono 10 risme di carta e 64 giorni lavorativi solo per una prima lettura di piani regolamenti e leggi. Sono 25 Kg di carta e qualcosa più di 3 mesi di lavoro (ferie escluse).

Franco valuta nuovamente se:

Continuare

Cliccare qui: www.lavoroamaglia.it

Fatelo anche voi prima di andare avanti.

Adesso Franco, stremato dalla lettura delle 10 risme di carta (del resto Franco non voleva rinunciare alle proprie letture serali ed era contemporaneamente impegnato nella lettura di “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust), tenta di fare un elenco di contenuti che il Piano strutturale deve avere. Eccone un breve estratto (scusate l’approssimazione ma del resto l’unico modo per darne una rappresentazione esaustiva richiederebbe 10 risme di carta):

Franco, incredulo, visita www.voglioviverecosi.com

Poi decide di non demordere.

Voi?

Franco decide di approfondire la questione più rilevante: gli scarichi dei water a doppia pulsantiera e, con l’aggiunta di “piano strutturale” prova a fare una ricerca su google scoprendo che:

Facendo analoga ricerca per le maniglie delle porte Franco si rincuora un po’: almeno in Toscana sembrerebbe che nessun piano strutturale si sia occupato della curvatura delle maniglie. E la Regione sembrerebbe non averlo eccepito in nessuna delle sue osservazioni.

La performance della rete infrastrutturale provoca in Franco un forte stato di ansia da prestazione e suscita in lui una forte determinazione a occuparsi fin da subito delle dimensioni massime sostenibili.

Franco è nuovamente di fronte a un bivio:

Esclusa la prima ipotesi perché Franco non appartiene al 2% di geni né all’1% di inetti e/o delinquenti e non ha quindi speranza di rischiarare la propria fama in tempi ragionevoli; esclusa la seconda ipotesi per i residui dubbi sulla dealogenazione chimica; non gli resta che la terza: convincere il decisore politico a distribuire una congrua dose di incarichi di consulenza sperando che la parcella (in tempi di spendig review) sia sufficiente affinché, dopo il CTRL+C CTRL+V resti il tempo per Trova Sostituisci e sulle 10 risme compaia il nome del suo Comune e non quello dell’incarico precedente.

 

E il disegno della città e del territorio? Ah beh, mi pare l’ultimo dei problemi: a quello penseranno geometri, periti edili, ingegneri e architetti del paese, non temete!

Finalmente Franco può cliccare con enfasi su www.ippica.it

Con buona pace di tutti torno alla lettura di Proust, il libro più lungo mai pubblicato!

Franco

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vota questo articolo
(0 Voti)

12 commenti