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A Sciambere della puppa gonfiata e della paura d'essere inoculati

Scritto da  Sergio Rossi - Niccolò (Razzo) Razzetto: Mercoledì, 21 Aprile 2021 11:44

L'ultimo vaccino mi è stato inoculato più di mezzo secolo fa a Cassino, facevo il militarsoldato e avevo appena lasciato, sotto le lame di un assassino del crine, impropriamente definito "barbiere", i fluenti capelli "beat" o da Figlio dei Fiori, il taglio era così aggraziato che la prima cosa che pensai vedendomi riflesso fu: "Darwin aveva proprio ragione, l'omo discende dalla scimmia!".

Di li a poco ci avrebbero portati marciando "allineati e coperti" in infermeria, dove ci sarebbe stato somministrato il vaccino. Entravamo due alla volta e ci scaricavano nel muscoli del torace un siringone di roba ignota. Non era prevista nessuna obiezione da parte di chicchesia, il vaccino si faceva e punto (anzi puntura). Non si sognarono neanche di parlarci di "reazioni avverse", ma quasi tutti nelle ore successive accusammo un gonfiore nella parte punturata, io ebbi la sorte di veder manifestarsi il fenomeno nella forma più vistosa: mi ritrovai i pettorali trasformati in una puppa improvvisamente così cresciuta, che poteva riempire una buona 2^ di reggiseno, scatenando l'ilarità da caserma dei commilitoni, compreso un coro di "faccela vede'". A qualcuno venne una febbriciattola, altri furono costretti a correre in bagno - forse per pettinarsi - nessuno però "morse" (o moritte?).
Favate a parte, domani alle 14.54 andrò a ricevere, dopo il graffio antivaioloso (ora caduto in disuso) fatto col grembiulino addosso, e il marzial-punturone in grigioverde sopracitato, la terza inoculazione vaccinale della mia vita, ci vado (si sarà capito dal tono cazzeggiante sin qui usato) perfino con un po' di allegria (sputala, di questi tempi), convinto di fare qualcosa di utile per me, e, nell'infinitamente piccolo, per gli altri.

 

Ai titubanti, o almeno a una parte di loro, voglio prima però inviare un messaggio, di cui non ho il merito, nel suo genere è un piccolo capolavoro che ho rubato dalla bacheca Facebook di Niccolò (Razzo) Razzetto:

Vi siete tirati a carrettate bamba tagliata (quando andava bene) con la sabbia della Sales, avete fumato hashish che ha viaggiato nel culo di qualche cristo per migliaia di km, avete mangiato pasticche dove all’interno la cosa più salutare era il veleno per topi, vi siete scoppiati di cannoni d’erba spruzzata nella migliore delle ipotesi con l’ammoniaca, vi siete bevuti una quantità di litri pari alla portata del Gange di superalcolici e avete il coraggio di lamentarvi del vaccino perché non sapete cosa c’è dentro? Date retta a Razzo, ripigliatevi!

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