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A Sciambere: di noi che abbiamo i fossili nel cervello

Scritto da  anonimo - Sergio Rossi Martedì, 05 Ottobre 2021 12:06

Si sente profumo di censura o sbaglio? Il mio post di sabato stranamente non è stato pubblicato mentre altri scritti successivamente invece sono on line. In ogni modo Elbareport + Legambiente, che coppia!!! I primi non perdono occasione per attaccare qualsiasi manifestazione motoristica all'elba; i secondi invece appaiono periodicamente a fine aprile-inizio maggio contro il rally moderno per poi tornare a fine settembre-inizio ottobre per dar contro allo storico; stavolta però ecco pure l'enduro. Peccato però che tutti gli altri mesi dell'anno questi simpatici signori spariscano nel loro nulla; lo stesso nulla che rappresentano dato che nessuno li ha mai eletti e che se si presentassero alle elezioni forse avrebbero lo 0,5%. Non si vedono le erbacce ovunque e lo schifo che c'è all'elba ma si pensa al rally che c'è 2 volte l'anno e le cui auto sono catalizzate; la balla dell'inquinamento atmosferico è oggettivamente smentita allora si tira fuori l'inquinamento acustico che spaventa gli animali. In effetti i cinghiali ed i mufloni che sono la vera risorsa faunistica dell'elba passano delle ore terribili durante il rally con il risultato che per tutto l'anno ce li troviamo talmente spaventati dal passaggio di una delta che attraversano in tutte le strade dell'elba causando incidenti e pericoli senza considerare i danni che fanno all'agricoltura. Magari poi ci mettiamo pure i pini di san giovanni che ti cadono in testa e che ovviamente non possono essere toccati.. Ovviamente poi si omette di dire che i rally si corrono anche in altri parchi d'italia, non solo all'elba; mai sentito parlare per esempio del rally del casentino o del gargano che si corre tra pochi giorni o del san martino di castrozza o di quello delle dolomiti? Ma ce ne sono e ce ne sono stati altri.. Andiamo poi alle strade e ai sentieri; cosa ha fatto il parco e cosa hanno fatto gli ambientalisti in questi anni? L'ultimo rally elba dove c'è stato lo sterrato si è svolto nel 1993; le avete viste le strade bianche in questi ultimi 28 anni? Sapete in che stato era la segagnana prima che questi cattivoni dell'enduro la rattoppassero un po'? Vogliamo parlare di literno? Del monte orello? Siete davvero grandi, non fate ciò che dovete e avete pure il muso di criticare chi lo fa al posto vostro. Il problema quindi non è l'esaltazione dei motori fossili, il vero grande problema sono le barzellette che raccontate a causa dei fossili che avete nel cervello.
Massi74


Egregio Signor Siglato e non Firmato 
Non stiamo nel dettaglio a rispondere alle sue fitte e dotte osservazioni sulla variegata storia e attualità del rallysmo e del motorismo su strada, ed altre amenità floro-faunistiche che ci ammannisce, ci limitiamo, a beneficio suo e di altri, a spiegare, una buona volta per tutte, come funziona questo GIORNALE, da una ventina di anni a questa parte.
E' chiaro che la linea di pensiero di chi gestisce questo giornale sia improntata ad una visione "ambientalista" della vita, e spesso ospitiamo note prodotte da Legambiente, Italia Nostra, WWF etc, che hanno, sul motorismo esercitato all'interno o in contiguità delle aree protette, una forte contrarietà, talvolta supportata da norme di legge, talvolta dettata da opportunità etiche (da lei più o meno condivise ma legittime).
Però ci siamo sempre sforzati di dare - ove possibile - alle idee di chi non la pensa come noi, la stessa dignità delle nostre.-
Per questo quando ci pervengono, da soggetti del mondo motoristico, interventi ufficiali o professionali (citiamo a solo titolo di esempio le numerose e puntuali cronache rallystiche del collega Alessandro Bugelli che abbiamo SEMPRE pubblicato) essi si ritrovano integralmente sulle nostre pagine.
Il principio del pubblicare cose che non condividiamo (pure ben oltre il rally) è di norma esteso alle considerazioni serie, argomentate ed educate che ci vengono proposte da singoli lettori.
I - creda - rarissimi, tagli che operiamo su interventi e commenti, riguardano scritti che non rispettano i succitati canoni, non si tratta di censura, ma di opportunità, buon gusto, controllo di veridicità e non perseguibilità legale.
E ad esempio, a proposito di buon gusto, chi diavolo credere di essere lei, "chi ci rappresenta" dicendola in ferajese, per permettersi, in anonimato, espressioni del tipo "Elbareport + Legambiente, che coppia!!!" (coppia di cosa? di avvinazzati compari?) o ancora "le barzellette che raccontate a causa dei fossili che avete nel cervello".
E non capisce quanto sia assurda ed arrogante la pretesa di veder pubblicate le sue tuttologiche e - ci scusi - un po' sgangherate prose, proprio da chi offende?
Questo, egregio signore, non è un blog, non è un permissivo social, non è un pubblico sfogatoio dove si può scrivere qualsiasi cosa, QUESTO E'UN GIORNALE, un organo di informazione realizzato con la quotidiana (anche volontaria) fatica di persone serie, e che è gratuitamente offerto alla comunità elbana.
Una consiglio finale, visto che ci considera così poco e che la lettura di Elbareport le provoca tanti turbamenti, ci eviti, perderemo pure un lettore ma ci consoleremo con le molte migliaia che ci restano, e continueremo ad esserci.
A - speriamo -  non rileggerla

Sergio Rossi per
La Redazione di Elbareport 

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