Stampa questa pagina

Un porcino, come se fosse un fiore, per Fortunato

Scritto da  Laura Lucchini Giovedì, 02 Giugno 2022 10:59

Non è facile descrivere cosa fosse per me. Do poche confidenze.

Ma a lui, non ho resistito. Non ho saputo resistere alla sua incredibile e unica semplicità, ai suoi occhi così buoni, puliti, puri e vivi, alle sue mani grandi e forti e gentili e generose. Non ho saputo resistere a quel profumo di mare e di terra, di uomini che non ne fanno più così, mannaggia.

Ogni incontro con lui era un tuffo meraviglioso. I suoi regali, i suoi pensieri: del rosmarino, dei baccelli, un ramo d'ulivo, delle susine.

"Bimba, hai fatto funghi?", mi chiedeva sempre.

E il primo porcino che trovavo era per lui, perché nella macchia non poteva più andare e io so cosa vuol dire questa mancanza.

Quel gran dolore che ha segnato i suoi ultimi anni e che rigava ogni incontro di lacrime al cielo e di tenaglie al cuore.

Mi mancherai. Mi mancherà aprire la mia finestra e non trovarti, e non sentire la tua voce e il tuo profumo buono, di mare e di terra e di cielo.

Ciao caro Fortunato, è stato un onore conoscerti.

Saprò dove trovare i tuoi occhi puliti e gentili e ogni primo porcino sarà per te.

Laura Lucchini

Vota questo articolo
(81 Voti)
Ultima modifica il Giovedì, 02 Giugno 2022 20:54

2 commenti