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Posalaquaglia, Furia cavallo del West e la giostrina delle destre alle regionali

Scritto da  Capo Liberum Giovedì, 10 Luglio 2025 09:26

Apprendiamo attoniti che il consigliere regionale Marco Landi si è dimesso da vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana.

 

Lo sgomento però è temperato da un record che ci rende fieri come elbani: il nostro Landi è stato probabilmente il vicepresidente più veloce di qualsiasi Consiglio Regionale del globo terracqueo.

 

Si legge nella sua scheda biografica ufficiale: “Con deliberazione 8 aprile 2025, n. 16, il Consiglio regionale ha eletto Vicepresidente il consigliere Marco Landi che rassegna contestualmente le dimissioni dalla carica di Portavoce dell’opposizione con decorrenza 18 aprile 2025”. E’ durato 3 mesi, quanto un cambio di stagione.

 

La Lega, che fino alle prossime elezioni regionali ha il più numeroso gruppo di opposizione in Regione, ha dato al Landi onori e prebende e lo ha difeso contro le linguacce dei malevoli che dicevano che era il ruotino di scorta del Presidente della Regione Giani, più che un portavoce dell’opposizione un portaborse dall’opposizione…

 

Ma alla fine l’ultima giravolta di questo Fregoli della politica, passato dalla Democrazia cristiana, ai sovranisti ex padani e ai neofascisti, transitando e galleggiando sugherescamente lungo tutto lo spettro politico del centro-destra, è stata troppo anche per i salviniani che hanno preteso che Posalaquaglia Landi restituisse la poltroncina maltolta.

 

Resta da capire perché l’ex leghista ora fratello italiota ha accettato quell’incarico istituzionale proprio mentre trattava il suo passaggio dalla Lega a Fratelli d'Italia, dove questo acquisto al calciomercato dei consiglieri non pare stia scaldando l’entusiasmo dei tifosi e abbia messo in subbuglio giocatori affermati, eterni aspiranti a un posto di titolare che dovranno rimanere in panchina e soprattutto la centravanti di sfondamento livornese specializzata in gioco falloso.

 

Visto la rapidità dell’incarico e del disincarico, viene il sospetto che tutto sia servito non ad occultare un tradimento politico in atto, ma a farsi un paio di foto opportunity con la fascia bianco-rossa della regione per raccattare qualche voto per la nuova avventura.

 

Ormai nella destra elbana sembra di essere sulla giostrina del lunapark, con i candidati che scendono da un cavallo bianco per salire su un cavallo verde e finire il giro sul cavallo più nero.

 

“Furia, il cavallo del west, che va più forte di un jet, quando fa il pieno di fieno, se no non sta in pie'. Furia, il cavallo del west che beve solo caffè. Per mantenere il suo pelo il più nero che c'è”.

 

Ma Posalaquaglia non è Mal dei Primitives.

 

Capo Liberum

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Ultima modifica il Giovedì, 10 Luglio 2025 09:48

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