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La conquista napoleonica del borgo capoliverese

Scritto da  Mercoledì, 18 Giugno 2014 13:33

Capoliveri entra nel vivo delle manifestazioni legate alla commemorazione del bicentenario di Napoleone all’Elba, il 21 e 22 Giugno: Capoliveri rivive la leggendaria presa del borgo da parte delle truppe napoleoniche.

Capoliveri entra nel vivo delle manifestazioni legate alla commemorazione del bicentenario di Napoleone all’Elba con una rievocazione storica grandiosa che andrà in scena sabato 21 e domenica 22 giugno.

Un allestimento straordinario ci farà rivivere la presa, da parte delle truppe al seguito del grande imperatore, del paese più libero e fieramente indipendente dell’isola. La rievocazione trae spunto ovviamente da un fatto storico, accaduto nell’autunno del 1814, a cui si aggiunge una libera interpretazione che darà ampio spazio a scene di teatro di strada sfarzose e coreografiche.

Il canovaccio delle scene narrate.

Sabato 21, già dalle prime ore del giorno, viene preparato il bivacco, l’accampamento delle truppe napoleoniche fuori dal borgo: tamburini e soldati a cavallo prendono possesso dei dintorni del paese con un gran numero di figuranti. Verso sera, dalle ore 19 in poi, sulla piazza al centro del borgo, i popolani capoliveresi si radunano spontaneamente, hanno ormai saputo che Napoleone vuole entrare dentro le mura col suo esercito, ma non si fanno intimorire, lo aspettano e si organizzano. Prima che il drappello imperiale arrivi, i popolani preparano le munizioni, sassi e pietre di ogni dimensione vengono predisposte e subito tirate. Dal bivacco parte il corteo della Petite Armée, i soldati a cavallo fanno strada ad una lussuosa carrozza. Il drappello arriva sulla piazza. Ad attenderli il maire e il prete Don Bartolini. I popolani sono arrabbiati, inveiscono contro le truppe napoleoniche, la tensione sale, il paese è in subbuglio. Ma all’improvviso, dalla carrozza scende una figura misteriosa, che volge le sorti degli accadimenti facendosi strada tra popolani, soldati e tamburini.

Domenica 22 verso le ore 12 il drappello dei soldati, con pifferi, tamburi e cavalieri si aggira per i chiassi e prende definitivamente possesso del borgo.

Tutti sono invitati a partecipare per rivivere la grande narrazione corale.

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