Dalla Sicilia all’Elba, dal Parco fluviale dell’Alcantara a quello dell’Arcipelago Toscano, il libro tratta dei processi di comunicazione istituzionale dei Parchi e degli enti finalizzati alla valorizzazione del territorio, accomunati dalla necessità di far diventare i “luoghi” eccellenze da far conoscere nella loro specificità territoriale, uno strumento molto utile alla comunicazione territoriale ed ambientale
Nel libro scritto da Sara La Rosa, giornalista ed esperta di comunicazione istituzionale, viene portato come caso da studiare l’esperienza del Festival dei Bambini di Sant’Ilario, la manifestazione ideata dalla elbana Michela Gargiulo con l’Associazione “Elba, l’isola che c’è” e sostenuta da PNAT, Comune di Campo nell'Elba e Regione Toscana: un esempio, secondo l’autrice, di creazione di un nuovo “codice” comunicativo attraverso il gioco. “Il Festival ha trasformato il borgo in una località “viva” a misura di bimbo- dice La Rosa- facendo scoprire ai bambini digitali nativi abituati al gioco via web, i giochi antichi rimasti conservati nella memoria dei nonni”. Potremmo dire un modello di evento da tenere in considerazione nelle strategie di promozione del territorio.
Sono rare le pubblicazioni che trattano di comunicazione ambientale e del lavoro dei Parchi per la valorizzazione e il marketing del territorio: un ambito che avrebbe bisogno di linee guida e nuovi approcci in questa evoluzione/rivoluzione del modo di comunicare attraverso la rete e i nuovi media. Per questo il libro che segnaliamo è davvero utile.
Nel lavoro della dr.ssa La Rosa si trovano molti ingredienti nuovi di questa evoluzione e si esprime l’esigenza di attivare strumenti di partecipazione utilizzando una strategia multicanale e multipiattaforma. Una comunicazione integrata quindi, specie per quegli enti che, naturalmente preposti ad attività di promozione, hanno la necessità di informare il cittadino per creare partecipazione e consenso.
Lo stesso Giampiero Sammuri, intervistato in qualità di Presidente della Federazione dei Parchi e delle aree protette, nel libro sostiene l’importanza di sfruttare le potenzialità offerte dalla rete per far conoscere meglio i numerosi progetti di animazione ed educazione ambientale nei Parchi italiani, talvolta poco comunicati e misconosciuti anche tra gli stessi addetti ai lavori, mentre grazie alla rapidità e alla cassa di risonanza del Web 2.0 potrebbero ulteriormente specializzarsi e valorizzarsi.
Per Francesco Pira, sociologo e docente di Comunicazione presso l’Università di Messina e lo IUSVE, che firma la prefazione del testo “la comunicazione del settore ambientale del nostro Paese doveva essere curata per costituire un valore aggiunto alle tante risorse artistiche e naturali: occorre una nuova cultura, per gettare le basi di una seria condivisione di valori”
Ringraziamo la dr.ssa La Rosa e il Prof Pira per l’arricchimento sui temi della comunicazione ambientale e per l’attenzione all’Elba e al mondo dei Parchi.
IL LIBRO: Tra marketing e comunicazione pubblica si fa strada un moderno concetto di comunicazione territoriale che, attraverso nuovi strumenti di relazione e specifiche professioni, permette di promuovere e valorizzare tanto le istituzioni quanto luoghi e tradizioni.
Dal dépliant ai servizi giornalistici, fino ad arrivare ai social network e alle infinite potenzialità offerte dalla rete: l’attività di comunicazione diviene sempre più professionale, si trasforma in partecipazione e valore condiviso che permette la conoscenza del territorio, a tutto vantaggio dei fruitori e degli operatori locali. Ciò che occorre – come illustra l’autrice attraverso l’analisi condotta su una serie di case history – è trovare il giusto equilibrio tra vecchi e nuovi media. Il territorio diventa così un elemento da “posizionare”, che riesce a veicolare importanti valori: credibilità, legittimazione, efficacia ed efficienza.
La comunicazione costituisce uno dei punti di forza su cui un territorio possa contare: rappresenta uno strumento che, se opportunamente utilizzato dalle istituzioni, può creare partecipazione, consapevolezza e consenso. Perché è importante saper fare ma, soprattutto, far sapere, con continuità e chiarezza, dialogando alla pari: non più utenti, non più consumatori, solo persone.
L’AUTRICE: Sara La Rosa, dopo gli studi economici, si appassiona alle tematiche dello sviluppo locale e della comunicazione istituzionale ed integrata. Consegue un Master in Europrogettazione e collabora con il Formez (Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.A.). Giornalista pubblicista, attualmente in servizio al Parco dei Nebrodi, ha ricoperto per diversi anni il ruolo di responsabile della comunicazione del Parco fluviale dell’Alcantara, esperienza che la spinge a conseguire una seconda laurea e ad approfondire così le proprie competenze in comunicazione territoriale.