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Acqua dell'Elba compie gli anni

Scritto da  Cr Mercoledì, 05 Agosto 2015 09:11

 

I Sensi Del Mare, il bel libro ideato da Acqua dell' Elba è il regalo prezioso dei 15 anni raggiunti: per l' elegante edizione in tono con l' immagine della manifattura elbana pensata tre lustri fa da Fabio Murzi, Chiara Murzi e Marco Turoni, per le foto soprasotto il mare del fotografo Roberto Ridi, sempre capace di cogliere il genius loci dell' isola verde e blu, per il concetto del libro, costruito attorno a dieci citazioni sul mare di letterati e filosofi, prima scelte e poi all' origine di brevi e intense riflessioni filosofiche e culturali sulla vita da parte degli intellettuali coinvolti nel progetto editoriale.

Mare (e isola) come metafora quindi.

E il palco di Piazza della Chiesa a Marciana Marina, ben condotto da Silvia Vancini, ha così regalato anche ai presenti una dinamica lettura scenica di questi testi, interpretati con bravura dall' attrice Francesca Ria e da Roberto Mordacci, Preside della Università Vita-Salute San Raffaele di Milano (voluta tredici anni fa da Massimo Cacciari) dove insegna Filosofia morale e Filosofia della storia, incaricato da Acqua dell' Elba di sviluppare l' idea del libro.

E va detto, senza piaggerie, che il lavoro sobrio e costante di Acqua dell' Elba nel promuovere l' immagine dell' Isola, a cominciare dai suoi 27 punti vendita-immagine (di cui 9 sullo Scoglio) pare proprio l' esperimento riuscito di realizzazione del “ Pensiero Concreto” alla base del laboratorio Filosofia Impresa fondato nell' ateneo milanese dallo stesso Mordacci e da Norman La Rocca.

Il filo rosso scelto dal Preside milanese per legare le dieci riflessioni del libro, è quello kantiano della Verità come Isola; ma quello che vede il filosofo tedesco- ci dice Mordacci- è il mare del nord freddo e ostile non quello greco-mediterraneo che invita al viaggio, all' incontro. L' unico contesto che, forse, può consentirci di ritrovare al fondo della nostra storia europea e di noi stessi, il desiderio e la forza di raddrizzare la barca: il porto non può essere che quello auspicato da Kant nel suo ultimo testo pubblicato, Antropologia dal Punto di Vista Pragmatico, l' approdo cioè ad “ ... una società cosmopolita, una federazione fra stati indipendenti, abitati da cittadini liberi ed eguali”. Non un sogno, ma il realismo del possibile, di un' altra Europa, quella dei popoli, questa volta.

 

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