La storia dalla parte dei vinti: la Vergine di Guadalupe ( la Virgen Morenita protettrice del Messico ) che tiene tra le braccia un soldato irlandese morto, una sorta di Pietà presa pari dall' altra copertina del cd dei Chieftains & Ry Cooder dedicato nel 2010 al battaglione San Patricio, sintetizza come meglio non si potrebbe la storia contenuta nel libro di di Pino Cacucci, presentato giovedì sera dalla Libreria Stregata di Portoferraio, nel chiostro De Laugier.
Un pubblico senza vips ma da premio letterario ha seguito con partecipazione le domande di una molto ben documentata Elisabetta Tiberi a Cacucci ( che proprio all' Elba – dove tiene una casetta- ha scritto lo scorso anno il primo capitolo del libro ) han dato il via ad un avvincente racconto: dalla fortunata scoperta della sua opera prima-Outland Rock-da parte del maestro Federico Fellini, ai suoi viaggi e lunghe permanenze in Messico e nell' America Latina . Dalla conoscenza di quella cultura è nata la curiosità anche per questa pagina di Storia, di resistenza del Messico all' espansionismo nordamericano di metà'800 che, dopo aver massacrato ed assoggettato all' Ovest, a casa loro, i popoli Indiani, rivolgeva ad altro punto cardinale le sue mire: Texas e California in particolare, contando anche sulla disponibilità a svendere del fallito dittatore López de Santa Anna. Mai ci furono tante diserzioni nell' esercito nordamericano come in quegli anni tra il 1846 e il1848, tra queste quelle del capitano Riley e di una cinquantina di irlandesi, oltre ad alcuni tedeschi ed iitaliani che, invece di nascondersi e salvarsi, scelsero di combattere dall' altra parte. E il libertario Cacucci non poteva che occuparsi di raccontare questo pezzo di storia dalla parte dei vinti, anche se il libro è complesso, come lo è la vita, come lo sono il Messico e il Nordamerica oggi. La frequentazione di quella cultura ha portato Cacucci a scrivere alcune sceneggiature su Tina Modotti, ( “il fermento e la libertà degli anni '20 in Messico la si ritrova in Italia solo a metà deggli Anni '70 “) per un film probabilmente televisivo, non essendoci purtroppo un altro Fellini in circolazione. Meno nota ma davvero importante, l'attività di traduttore dell' autore di “Quelli del San Patricio”: sono già una novantina infatti le opere tradotte, da quelle di Paco Taibo alla prossima della scrittrice argentina Claudia Pineiro, sempre per Feltrinelli. Viste le frequentazioni elbane dello scrittore, sia estive che narrative ( il protagonista di Puerto Escondido passa all' Elba, verso la fine del racconto ), e lo spirito inquieto che lo contraddistingue, chissà se avremo, prima o poi, un romanzo a sfondo storico con protagonista Pietro Gori e le Miniere dell'Elba?