Stampa questa pagina

Contro le navi-simbolo della guerra protesta pacifica sulla banchina ferajese

Scritto da  Gaia Rinaldi Martedì, 18 Aprile 2017 15:43

aprile2017 743 620

 

Sono nata all’isola d’Elba ventitre anni fa, tre anni fa mi sono trasferita sulla terra ferma per studiare all’università.
Come molti dei miei coetanei mi sono trovata a vivere in città e a confrontarmi col mondo esterno, con esperienze che spesso un’isola non può offrire.
In occasione delle vacanze di Pasqua e della nascita del mio nipotino sono tornata a casa, il mio rifugio.
Passeggiando lungo l’alto fondale di Portoferraio mi sono imbattuta in quattro navi da guerra della NATO una turca, una tedesca, una spagnola e una polacca; erano attraccate così vicine da farmi sentire a disagio per la loro minacciosa grandezza e per quello che rappresentano: violenza e guerra.. perchè è questo che per me significano quelle navi.


Istintivamente ho voluto agire per esprimere il mio dissenso a quel simbolo, alla loro presenza così fisicamente vicina e invadente.

Per questo ho deciso di proporre a qualche conoscente di fare una protesta pacifica, un incontro sotto quelle navi, dove poter esprimere la nostra preoccupazione, dibattere e fare un’azione simbolica.


In meno di due giorni, attraverso un passa parola sui social, ci siamo organizzati come potevamo.
Non sapevo bene chi contattare e come sarebbe andata un’azione del genere sulla mia isola, mi sono buttata, non son riuscita a resistere e passare queste vacanze ignorando quelle navi.


Ci siamo ritrovati sul porto, desiderosi di muoverci tutti insieme, con un’idea comune: quella di non volerci abituare a vedere il nostro porto occupato da navi da guerra.

 

Gaia Rinaldi

 

aprile2017 730

 

 

aprile2017 741

 

aprile2017 735

 

aprile2017 734

 

aprile2017 728

 

Foto di Gian Carlo Diversi

Vota questo articolo
(0 Voti)