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'La Penna d'Oca' presentato a Tor Bella Monaca

Scritto da  Luca Basiliotti Mercoledì, 04 Luglio 2018 11:10

Danilo Alessi presenta il suo giallo d'amore, un appassionante racconto nel racconto, presso la nuova libreria romana.

Tratto da un mensile dedicato ai problemi dell'Università di Roma, edizione la Sapienza

 

Da due mesi e iniziata la sfida di Alessandra Laterza con la sua libreria Booklet, nel cuore di uno dei quartieri più difficili della capi-tale: l'or Bella Monaca. I 160 metri quadrati di libri rappresentano un terreno di conquista per la cultura in una frazione della città che registra alti livelli di abbandono scolastico e di disagio sociale. E' così che la coraggiosa scelta di Alessandra ha raccolto l'entusiasmo e l'incoraggiamento di molti a partire da importanti testimonianze del mondo della cultura e dell'informazione, tra cui anche il Tgr che ha voluto dedicare all'audace impresa un servizio tv. La libreria di via Aspertini è stata così il luogo scelto anche da Danilo Messi per presentare il suo secondo libro, la Penna d'Oca, un romanzo dedicato all'Amore, alla Memoria e all'Elba. La conduzione dell'evento è stata dell'ex presidente del 8° municipio di Roma, Fabrizio Scorsoni, accompagnato dal commento critico di Vincenzo Vita, presidente dell'Archivio Au-diovisivo del Movimento Operaio e Democratico (Fondazione Aamod) nonché ex Sottosegretario del Governo Prodi. Il romanzo, un giallo d'amore, è ambientato nella prima settimana del nuovo millennio ed inizia dall'incontro tra Nilo (alter ego dell'autore) e due donne nella notte di capodanno a piazza San Pietro. Da qui si dirama una narrazione a scatole cinesi che passa per l'isola d'Elba e con nu-merosi excursus porta il lettore tra il Cile, l'Africa e l'Italia ripercorrendo la vita di Danilo tra l'amore, l'impegno e la passione. Un'esistenza quella del protagonista/autore volta alla ricerca di una via socialista per un Mondo Migliore. Il libro si arricchisce di ricordi e speranze con la passione per Il Grande Torino e per Rivoluzione cubana del the" fino agli aneddoti legati a personaggi come Ivan Tognarini, Salvador Allende e Sandro Pertini. Una vera «auto-fiction» come è stata definita da Vincenzo Vita. La Penna D'oca è un libro che contiene molto, un viaggio nel viaggio che trae ispirazione dalle parole pronunciate da Umberto Eco alle soglie del nuovo millennio: a Per prepararsi al Duemila, occorre imparare la calligrafia, e a scrivere con la penna d'oca.


In quel periodo qualsiasi imbecille saprà scrivere con i computer, e colui che saprà scrivere con la penna d'oca avrà il Potere, perché potrà prendere decisioni anche durante il blackour. Un nuovo capitolo si apre per Tor Bella Monaca.


Luca Basiliotti

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