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Vaccini e pandemia. “J’accuse” di Manon Aubry europarlamentare

Scritto da  Enzo Sossi Lunedì, 08 Marzo 2021 11:47

La questione dei vaccini è di fondamentale importanza per uscire dalla pandemia. Vaccinare tutti gli italiani che lo desiderano entro l’estate è la promessa del governo Draghi. Ma i vaccini non stanno arrivando o se arrivano sono in quantità inferiore a quanto promesso dalle case farmaceutiche. Lapalissiano che vi sono responsabilità!
Porto all’attenzione dei lettori di Elbareport quanto avvenuto giorni fa al Parlamento europeo durante il question-time: la signora Manon Aubry eurodeputata francese ha accusato la Commissione europea guidata dalla signora Von Der Leyen di essersi arresa alle big pharma, sulla questione dei vaccini. La Commissione è stata debole nei negoziati con i laboratori farmaceutici, non ha imposto né le condizioni, né le regole, che sono state decise dalle grandi società. Questo ha fatto sì che nell’Unione Europea non ci sono vaccini sufficienti per la popolazione, tanto che il governo italiano, in accordo con Bruxelles, ha effettuato il sequestro dei vaccini AstraZeneca prodotti in Italia e destinati all’Australia. Mentre al contrario vi sono paesi come Israele e gli Usa che stanno effettuando una massiccia campagna di vaccinazione e cominciano a vedere la fine del tunnel. I vaccini interessano noi cittadini ed abbiamo il diritto di conoscere e sapere quanto successo a Bruxelles, perché la conoscenza è potere.


Riporto integralmente il discorso della eurodeputata Manon Aubry:


“Non andrò alla leggera, signora Von Der Leyen, ho una domanda importante per lei: come ha potuto la Commissione europea accettare di inchinarsi così davanti alle case farmaceutiche? Nella gestione della strategia vaccinale, ho la sensazione, signora Von Der Leyen, che i grandi leader farmaceutici hanno stabilito la legge per lei. Prima di tutto su trattative e contratti: non c’è chiarezza a tutti i livelli. Nessuna informazione sui negoziati nonostante le richieste del nostro Parlamento. Solo tre contratti resi pubblici, grazie alle pressioni dei nostri cittadini. E questo è quello che sembrano: per chi non l’ha visto tutte le informazioni più importanti come prezzo, programma di consegna, o anche dettagli delle clausole di responsabilità sono nascosti. Per gli altri contratti dovremmo aspettare che i laboratori si degnino di pubblicarli. Perché si, sono loro che decidono. Sulle consegne un pasticcio di ritardi e nessun programma rispettato. Senza alcuna sanzione ovviamente. Perché si , decidono i laboratori. Sui brevetti stesso scandalo. Questi vaccini sono stati resi possibili da miliardi di euro di denaro pubblico. Ma i brevetti rimangono proprietà esclusiva di big pharma. Di conseguenza, gli Stati non possono produrre su larga scala le dosi di cui il mondo ha così tanto bisogno. Perché si, sono i laboratori che decidono. E infine la ciliegina sulla torta: i profitti 15 miliardi di fatturato e dal 20 al 25% di margine per Pfizer che è felicissimo del successo del suo “blockbuster”. Sanofi non ha trovato alcun vaccino ma ha trovato 400 posti di ricerca da tagliare e 4 miliardi di euro in dividendi da distribuire. I laboratori tirano fuori lo champagne. Perché sì, sono loro che decidono. Che confessione di impotenza, signora Von Der Leyen! Non spetta a noi in questo luogo stabilire la legge?
Siamo in grado di imporre ai nostri concittadini una restrizione senza precedenti delle nostre libertà ma non saremmo in grado di stabilire regole per big pharma? La Commissione deve essere responsabile: questo è il motivo per cui, a nome del nostro gruppo di sinistra al Parlamento europeo, chiedo l’immediata creazione di una commissione d’inchiesta sulla responsabilità della Commissione per questo disastro. Abbiamo il diritto di sapere. Perché dopo tutto, questi vaccini sono stati pagati con i nostri soldi. E l’equazione dovrebbe essere semplice: denaro pubblico, appalti pubblici, brevetti di pubblico dominio. Per decenni abbiamo lasciato tutto, compresa la nostra salute, nelle mani del settore privato. Ed eccoci qui oggi in un vicolo cieco. Proponiamo un percorso inverso: porre fine all’onnipotenza dei laboratori. E’ ora di abbandonare i brevetti e assicurarsi che non si tragga alcun profitto dalla pandemia. Questo è l’unico modo per poter vaccinare rapidamente l’intero pianeta, paesi ricchi e paesi poveri. Per rassicurare i cittadini che dubitano, facendo uscire i vaccini dalle grinfie delle multinazionali. Per sperate di rivivere dopo un anno di lutti, preoccupazioni, isolamento, precarietà. Questo è il ruolo che dovrebbe essere suo signora Von Der Leyen se non si fosse arresa davanti ai laboratori. Mentre la popolazione non può più sopportarlo, ci sono persone precarie che hanno fame, ci sono i giovani disperati, riprendiamo il controllo davanti ai laboratori! Tolga la salute dal mercato e finalmente prenda in considerazione i vaccini come beni comuni dell’umanità, non il bancomat degli azionisti”.


Enzo Sossi

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