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Scacchi nel terzo millennio

Scritto da  Enzo Sossi Martedì, 17 Gennaio 2023 10:39

Nella vita tutto arriva, tutto passa, tutto cambia niente è immutabile. Stiamo vivendo tempi strani, di cambiamento. Nel centro dell’Europa c’è una guerra voluta da personaggi probabilmente tossici per l’umanità. Le migrazioni con milioni di persone in movimento dalla propria terra d’origine per un cammino di speranza verso l’Europa o il Nord America alla ricerca di una vita migliore, prospera, per fuggire alla fame, alla sete, dalla povertà, dalle dittature, dalle guerre.

 

La pandemia ha reso la nostra vita complicata con l’isolamento, i nipoti non possono andare dai nonni per timore dei contagi. Tempi bui, oscuri, distopici. Nei momenti difficili ci sentiamo come naufraghi, ci aggrappiamo a cose semplici che ci fanno stare bene. Durante la pandemia siamo stati chiusi in casa e un gran numero di persone ha scoperto il gioco degli scacchi online. Nel dopo pandemia il gioco immortale pare stia cambiando. I tornei come li conosciamo in presenza sembrano un ricordo di un passato, probabilmente il futuro sarà online nelle partite veloci c.d. Blitz con app come chess.com diventate note al grande pubblico. Oltretutto, specialmente online il fenomeno cheating accelera l’imposizione dei tempi rapidi, forse un riflesso di mentalità moderne.

 

Chi se la sentirebbe ai giorni nostri di giocare come nell’ottocento, senza limiti di tempo. O come un ventennio fa, con tempi di riflessione lunghissimi. Chi dei boomers non ricorda le partite infinite che potevano durare giornate, faticose mentalmente e fisicamente o di dover avere una settimana di ferie per un torneo. L’impazienza che assaliva quando l’avversario impiegava mezz’ora o più per fare una mossa obbligata. Le sale dei circoli piene di fumo. I maestri le cui parole inappellabili pontificavano in un’aurea divina dall’alto del loro Elo.

 

Tuttavia, nel terzo millennio, i tempi contemporanei, dei cambiamenti in cui lo smartphone la fa da padrone, il Covid-19 non ci abbandona da tre anni, la pandemia pare essere la nuova amica di famiglia, con i lockdown, internet, nuove idee, consuetudini e abitudini forse assistiamo alla contaminazione del gioco immortale con un futuro possibile nel metaverso in cui potremo giocare partite immortali con i maestri del passato. Un Bene? Un male? Chissà? Tutto cambia per non cambiare nulla.

 

Enzo Sossi

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Ultima modifica il Martedì, 17 Gennaio 2023 10:42