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Di cinghiali, di cani, di cacche e di vigili urbani

Scritto da  Romano Bartoloni Sabato, 17 Agosto 2013 09:32

Romano Bartoloni: "per soccorrere le malcapitate vittime delle sorpresine stradali e degli olezzi sotto le finestre (il paesino di Poggio ne è ammorbato!), andrebbe promossa una distribuzione gratuita dell’attrezzatura per allargare il campo degli interventi di rimozione, sia pure di malgrado, sollecitati dalla necessità di sopravvivere al malcostume del prossimo".

Tranne rare eccezioni, come lo spaventato cinghiale sorpreso a spasso per le strade di Portoferraio, le orde di ungulati, mufloni in testa, abbandonano gli invernali pascoli cittadini e borghigiani e si rintanano d’estate nel più profondo dei boschi e delle macchie, perché terrorizzati dalle chiassose masse di vacanzieri che ingombrano ogni angolo dell’isola.
Restano, però, sparsi dentro gli abitati i loro effluvi selvaggi che sfuggono ai nasi degli umani, ma non tradiscono l’olfatto sensibile dei cani, quasi impazziti nel fiutarne le tracce.
Ne arrivano di tutte le taglie e di tutte le razze, da ogni città e regione, al seguito di padroni non tutti in sintonia esemplare con le regole del vivere in comune.
In barba alla legge e alle disposizioni municipali, assistono indifferenti alle lordure che seminano i loro “cari amici”. Un atto di inciviltà che sporca le bellezze elbane e incrina l’immagine dell’ospitalità turistica.
Altrove sono state organizzate delle task force dalla polizia locale che qui è troppo indaffarata ad accanirsi con gli automobilisti che tardino di un minuto il rispetto della sosta oraria a pagamento. Peraltro, è risaputo che i Comuni, a corto di quattrini, cercano di fare cassa con le contravvenzioni.
Tuttavia, alcune contromisure potrebbero essere prese ugualmente e anche con profitto.
Se è quasi impossibile cogliere sul fatto il momento dell’abbandono delle cacche da parte degli sporcaccioni per colpirli con multe salate (anche fino a 500 euro), basta rileggersi la legge che prevede pesanti sanzioni anche per chi passeggia con il cane senza la scorta obbligatoria di paletta, guanti e bustina di plastica per la raccolta dei lasciti.
E poi fra i tanti manifesti murali che annunciano feste, folk e concerti per rallegrare l’accoglienza dei tanti ospiti estivi, potrebbero essere riservati spazi pubblici per la diffusione di proclami e moniti sulla pesantezza delle sanzioni, alfine di richiamare gli interessati alle loro responsabilità verso gli altri e verso i loro stessi amati animali.
Infine, per soccorrere le malcapitate vittime delle sorpresine stradali e degli olezzi sotto le finestre (il paesino di Poggio ne è ammorbato!), andrebbe promossa una distribuzione gratuita dell’attrezzatura per allargare il campo degli interventi di rimozione, sia pure di malgrado, sollecitati dalla necessità di sopravvivere al malcostume del prossimo.

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