Giunge alla nostra redazione un'altra segnalazione di avvistamento della costellazione dei satelliti Starlink di Elon Musk.
La foto, scattata nella serata di sabato 11 novembre da Simone Gelsi, mostra i satelliti in transito.
Ricordiamo che la costellazione di Starlink ha lo scopo di creare una rete globale a banda larga.
L'obiettivo, infatti, è quello di portare internet anche nelle zone di guerra o nelle zone colpite da cataclismi climatici.
Martedì, 14 Novembre 2023 08:58
inviato da andrea isolani
Come astrofilo e come essere umano mi corre l'obbligo ricordare agli entusiasti dell'internet e della banda larga globale che tale avvilente spettacolo artificiale è frutto della più bieca e tragica impresa tecnologica che l'umanità nel suo insieme si sia trovata e si sta trovando a dover fronteggiare e subire. Tutto ciò naturalmente in spregio ad ogni più elementare applicazione del principio di precauzione e rispetto del vincolo ambientale e in spregio alle regole minime di uso e sfruttamento della risorsa Cielo. La premessa doverosa è che tale impresa è funzionale principalmente ad un altra idiozia epocale che è l'Internet delle Cose (IOT), una delle principali emanazioni del 5G, per il quale si è reso necessario implementare dal cielo il segnale generato da terra. Ciò allo scopo di renderlo più forte e omnipervadente 24h in ogni angolo del mondo. Quello che forse non tutti sanno è che fra i satelliti che già Space X di Elon Musk sta lanciando e quelli previsti da Amazon, Google, Facebook e da altre agenzie cinesi e russe, da qui a pochi anni potremmo raggiungere una flotta di circa 100mila satelliti artificiali a circa 400km di altezza sopra le
nostre teste. Per chi non si intende di certe cose, FOLLIA allo stato puro. Difatti soprattutto negli USA molte associazioni ambientaliste si sono mosse da tempo per ricorrere legalmente contro questo che si prefigura come un vero e proprio scempio ai danni dell'umanità intera. Uno scempio per i livelli di irradiazione a cui sarebbe sottoposta la biosfera intera, senza uno straccio di studio volto ad attestarne l'innocuità per l'ambiente e la salute umana.
Fra le prime organizzazioni a muoversi contro il progetto Starlink è stata l'Unione Astronomica Internazionale (UAI) a fronte dei danni irreparabili che deriverebbero da tale traffico di satelliti in relazione alla ricerca professionale astronomica e radioastronomica da terra. Un ulteriore enorme problema portato dai satelliti per il 5G e l'IOT è l'aumento fuori controllo del traffico spaziale in orbita bassa, in una zona che già conta un migliaio di satelliti per le telecomunicazioni, per il telerilevamento dell'inquinamento della biosfera e per l'esplorazione del cosmo. Tanto per dare un idea della portata di tale problema, basti sapere che dai primi lanci dei satelliti di Musk - fra la fine del 2019 e i primi del 2020 - le loro traiettorie sono state modificate (da terra, dalla stessa Space X) almeno 50.000 volte allo scopo di evitare collisioni con altri satelliti e detriti vari. Solo fra gennaio e agosto del 2023, le modifiche resesi necessarie sono state 25.000 (fonte: rivista astronomica Sky at Night, edizione italiana, vol. 2, settembre-ottobre 2023). Tutto ciò rende l'intero progetto di Starlink non solo inutile e dannoso ma anche - e a ragione di ciò - del tutto irrealizzabile. Ed è semplicemente folle, aborto di menti abissalmente malate, il fatto che ancora si insista ad
immettere questi oggetti in orbita. Fra l'altro una più recente stima dei satelliti per 5G e IOT per i quali è stata chiesta da più soggetti l'autorizzazione per l'immissione in orbita nei prossimi anni, parla di quasi 1 milione di oggetti. Ripeto, UN MILIONE... Veramente, un autentico manicomio...