Nuova iniziativa del "Movimento elbano No al genocidio, si alla Pace", che aderisce alle iniziative lanciate a livello nazionale da Tomaso Montanari, storico dell'arte e Paola Caridi, giornalista.
Questa volta, dopo il recente incontro attuato alla spiaggia di Lacona e in Piazza Cavour a Portoferraio, intitolato "Un Sudario per Gaza", parte un invito, tramite chat e passaparola, rivolto agli Isolani e agli ospiti a ritrovarsi alla spiaggia di San Giovanni, frazione costiera di Portoferraio, alle 21,30 del primo giugno.
Si tratta di ribadire nuovamente il bisogno di pace e il no alle stragi di donne, bambini e anziani a Gaza e in altre parti del mondo, oppresso da guerre.
E quindi dopo lo stendere per terra lenzuoli bianchi, come sudari, questa volta chi vuole intervenire deve dotarsi di torce o altre fonti luminose, simbolo di luce di pace per opporsi alle tragedie in corso che nessuno sa fermare.
All'Elba, come è noto, sono presenti quasi 200 profughi ucraini, fuggiti dopo l'attacco russo al loro paese. Nella chat questo è l'appello che è stato formulato: "E la strage a Gaza continua, ma domani sera primo giugno alle 21,30, mentre altri lucidano i carri armati per la sfilata celebrativa del 2 giugno, noi accenderemo luci per rischiarare questa notte dell'umanità, tutti insieme alla spiaggia di San Giovanni. Venite con torce, candele, lucine di Natale. Circonderemo, bandiere della Palestina e della Pace, di luce. Non abbassiamo la guardia, stiamo uniti nel dire che l'isola non ci sta e vuole solo la pace".
Quindi l'iniziativa del fiorentino Montanari, rettore dell'università per stranieri di Siena e della giornalista romana Caridi, prosegue e riesce a trovare adesioni sul cosiddetto Scoglio. Non solo, in questo movimento isolano c'è chi propone di rendere localmente perioche queste iniziative, per esprime di continuo il No al genocidio, alle guerre, e un grande si alla pace.
Stefano Bramanti