Riceviamo e pubblichiamo:
Ho letto con interesse la lettera dell'ex Sindaco di Rio Marina signor Renzo Galli, che ricostruisce alcuni aspetti della vicenda delle Fornacelle. Ho letto anche il commento della signora Elisabetta Vannucci per parte Mori, che ritiene vi siano alcune inesattezze nella ricostruzione di Galli: tra queste, il fatto che il progetto costruttivo attribuito al Mori non sia in essere né nell'animo del Mori, e che i cani che scorrazzano ora per la spiaggia non sono del Mori.
Non prendo posizione in merito a queste puntualizzazioni, non avendo gli elementi per farlo. Mi limito a porre una domanda diretta a Elisabetta Vannucci, sperando in una risposta franca.
Cani o non cani, progetto costruttivo o progetto non costruttivo: perché?
Perché rendere di fatto inaccessibile al pubblico la spiaggia delle Fornacelle?
Da residente a Rio, ero solito recarmi lì con i miei figli che ora hanno due, cinque e sette anni. Si tratta di una spiaggia con i suoi vantaggi: particolarmente comoda e pratica - chi ha figli piccoli sa che andare in spiaggia è un trasloco - nonché una delle poche spiagge, o forse l'unica spiaggia del litorale orientale con una parte di acque basse, caratteristica fondamentale per dei bambini.
Certo, questa spiaggia è ancora per me accessibile, affrontando la lunga discesa e la lunga salita a piedi con tre bambini, e un ombrellone, e i giochi da spiaggia, e la borsa con gli asciugamani, e un paio di bottiglie d'acqua, dopo aver parcheggiato lungo la strada provinciale... Ma ecco, fino a oggi ho pensato fosse meglio evitare di affrontare una lunga discesa e la lunga salita a piedi con tre bambini, e un ombrellone, e i giochi da spiaggia, e la borsa con gli asciugamani, e un paio di bottiglie d'acqua, dopo aver parcheggiato lungo la strada provinciale.
E perciò ancora mi chiedo: perché privare di fatto una parte della cittadinanza del godimento della spiaggia delle Fornacelle?
Simone Benvenuti
