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"Non voglio rassegnarmi". Lettera di cristiani contro la guerra

Scritto da  Giovedì, 18 Settembre 2025 09:07

Non voglio rassegnarmi all'idea che la guerra sia inevitabile.

La guerra non è un destino, ma una scelta, una scelta folle (F. Vaccaro).

Voglio che il mio dissenso sia pubblico.

Esso nasce nella e dalla coscienza.

E' possibile reagire, oltre indifferenza e passività. Dobbiamo farci sentire e fare di tutto per fermare la follia.

Le coscienze vigili, chi ama la vita e crede nel presente e nel futuro, a qualunque convinzione si riferisca, deve darsi come compito primario quello di fermare la terza guerra mondiale, via distruttiva di gran parte dell'umanità.

Pensiamo ai nostri affetti, ai figli, ai nipoti. Pensiamo a ciò che ci consente di vivere una vita dignitosa. Pensiamo alla bellezza della natura che riceviamo ogni giorno.

Pensiamo che tutto questo potrebbe non essere più.

Da cristiano, seguace del Principe della pace, non posso tradire il vangelo di pace.

Da cristiano, mi associo a quanti chiedono che le nostre comunità cristiane non tengano fuori il mondo dagli edifici dove ci si ritrova ad ascoltare il vangelo della pace.

Da cristiano in Italia, mi associo a quanti (per esempio E. Chiavacci) chiedono che, nella linea di papa Leone, in continuità con papa Francesco, la Conferenza dei vescovi italiani faccia sentire forte la propria voce per smascherare e denunciare la "frenesia bellica", smascherando l'asservimento dei Governi ai "signori della guerra".

Non voglio rassegnarmi all'idea che la guerra sia inevitabile.

 

Firmatari (*): Licia Baldi – Paolo Berti – Pierluigi don Castelli – Angela Calistri – Renato De Michieli Vitturi – Nunzio Marotti – Patrizia Miliani – Marcella Muti – Diego Raiteri – Rita Rossi – Donatella Signorini – Guido Stoppacciaro

 

(*) Chi vuole può riproporre il testo sottoscrivendolo

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Ultima modifica il Giovedì, 18 Settembre 2025 09:29

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