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Olimpia Mibelli, una memoria che la città avrebbe voluto condividere

Scritto da  Francesco Semeraro Martedì, 16 Dicembre 2025 09:55

In molti avrebbero voluto essere presenti alla cerimonia di intitolazione della via dedicata a Olimpia Mibelli, giovane donna coraggiosa e altruista che si è sacrificata offrendosi a dei soldati ubriachi e drogati nordafricani alleati sbarcati all'Elba nel 1944 che intendevano usare violenza di ogni genere a delle malcapitate e impaurite giovani donne.

 

Avrebbero voluto esserci anche gli storici e ricercatori che, attraverso studi, pubblicazioni e convegni, hanno negli anni ricostruito con rigore i fatti di quello che è stato definito “lo sbarco della vergogna”, portando alla luce le violenze subite dalla popolazione Elbana e contribuendo in modo determinante a far conoscere la figura di Olimpia Mibelli e il valore del suo gesto. Tuttavia, non risultano essere stati invitati né informati.

 

Assenti anche i Consiglieri comunali di minoranza che avevano avviato l’iter Istituzionale attraverso una Mozione, per il conferimento della medaglia d’oro della Città di Portoferraio e per l’intitolazione di una via nella zona in cui Olimpia abitava. Anche loro non sono stati invitati.

 

Avrebbero voluto partecipare, inoltre, amici, parenti e molti cittadini, desiderosi di rendere omaggio con la propria presenza a un sacrificio che, a distanza di oltre ottant’anni, continua a interrogare le coscienze per la sua grandezza umana e civile, tanto più se rapportata alla giovane età della protagonista.

 

La cerimonia, pur nel suo alto valore simbolico, ha visto una partecipazione limitata, lasciando fuori una parte significativa della comunità che avrebbe voluto condividere un momento di memoria, riconoscenza e riflessione collettiva.

 

Francesco Semeraro

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Ultima modifica il Martedì, 16 Dicembre 2025 09:59

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