Stampa questa pagina

Le responsabilità della Scuola (dinnanzi a tali tragedie)

Scritto da  Linda Del Bono Domenica, 19 Novembre 2023 16:33

Trovo estremamente umano cercare delle responsabilità dinnanzi a queste tragedie. Credo sia umano anche puntare il dito sulle principali agenzie educative: la famiglia e la scuola.

Facendo un'analisi autocritica, che è l'unica analisi che andrebbe fatta, anziché sparare a zero su ciò che non si conosce dall'interno, mi vien da dire che la scuola dovrebbe poter riavere la possibilità di scrivere "valutazione non sufficiente" senza il timore di un suicidio, una rissa fuori dai cancelli, le gomme dell'auto tagliate, le brutte parole di alunni e genitori.

Dovremmo insegnare ai genitori e ai ragazzi che "non sufficiente" non vuol dire "sei un cretino".

Non sufficiente è la prova e non il bambino, e a scuola le prove sono importanti, perché sono le prime esperienze con il grande assente di questo ventennio: il fallimento.

"Non sufficiente" è aver studiato poco, aver insegnato male, aver capito in parte, aver trasmesso con strumenti sbagliati.

"Non sufficiente" è NECESSARIO a tutti, per raddrizzare il tiro, sperimentare la frustrazione, il senso di incapacità....e poi ripartire con nuovi energie.

"Non sufficiente" è SUPERABILE perché qualcuno ti ha spiegato ed insegnato che tu vali comunque. Oltre quel risultato. Oltre quel fallimento.

Il punto è che sono troppe le persone che non sanno gestire le conseguenze di queste due semplici parole: studenti, famiglie e docenti. Sì persino noi non siamo più in grado di prenderci le responsabilità di un giudizio che brucia ma non uccide.

E allora preferiamo non scriverlo mai quel giudizio, incoscienti che non siamo altro. Incoscienti perché quando quel giudizio arriverà sotto altre forme, con un altro vestito, pronunciato da qualcun altro e le parole saranno diverse ma sempre di fallimento si tratterà.

E quel bruciore sarà così insopportabile da pensare che solo la morte potrà fermarlo.

La propria o quella di qualcun altro. Non farà differenza.

Linda Del Bono

Vota questo articolo
(30 Voti)