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Parchi senza Direttivo: Quando i soldi non c’entrano‭ ma la politica si.

Scritto da  Renzo Moschini Sabato, 12 Luglio 2014 08:24

In questi giorni è tornata alla ribalta la sconcertante vicenda dei parchi nazionali sui quali la scure della spesa a terra e a mare aveva già colpito pesantemente. Ma‭ ‬la‭ ‬protesta di Federparchi e una interrogazione al ministro Galletti‭ di Ermete Realacci non‭ ‬riguardano il piatto che piange, ma il fatto incredibile che quasi tutti i nostri parchi nazionali sono da tempo senza Comitato direttivo il che impedisce il loro più normale funzionamento‭ ‬favorendo peraltro anche episodi di cui si occupato anche Il Corriere della Sera di presidenti che prorogano scandalosamente per la ventottesima volta incarichi ben pagati ad‭ ‘‬amici‭’‬.

Lo‭ ‬sfoltimento istituzionale‭ –‬vedi le province,‭ ‬le comunità montane,‭ ‬i piccoli comuni e molto altro fino al Senato-‭ ‬sono stati giustificati e motivati malamente e‭ ‬principalmente‭ ‬ con problemi di cassa e di bilancio.‭

In questi giorni è tornata alla ribalta la sconcertante vicenda dei parchi nazionali sui quali la scure della spesa a terra e a mare aveva già colpito pesantemente.

Ma‭ ‬la‭ ‬protesta di Federparchi e una interrogazione al ministro Galletti‭ di Ermete Realacci non‭ ‬riguardano il piatto che piange, ma il fatto incredibile che quasi tutti i nostri parchi nazionali sono da tempo‭ –‬in più d’un caso da anni-‭ ‬senza Comitato direttivo il che impedisce il loro più normale funzionamento‭ ‬favorendo peraltro anche episodi di cui si occupato anche Il Corriere della Sera di presidenti che prorogano scandalosamente per la ventottesima volta incarichi ben pagati ad‭ ‘‬amici‭’‬.

Ci sono parchi storici come il Circeo praticamente bloccati da alcuni anni.‭ ‬Qui la cassa non c’entra né punto né poco ma la politica sì.‭ ‬Politica vuol dire gestione istituzionale che compete all’intesa tra stato,‭ ‬regioni ed enti locali.

Qui il ministro e il ministero devono finalmente rendersi conto e capire che in questo modo‭ –‬vale anche per i parchi regionali-‭ ‬si perdono risorse comunitarie disponibili soltanto se si è capaci di presentare progetti veri e seri che un parco può fare solo se funziona,‭ ‬se dispone degli enti di gestione e del personale indispensabile e qualificato che non può dipendere dalla burocrazia ministeriale che finora controlla le‭ ‘‬delibere‭’ ‬come i prefetti facevano a suo tempo con‭ ‬le‭ ‬province e i comuni.

In questi giorni si stanno decidendo una serie di interventi per rimediare al dissesto idrogeologico e attuare progetti anche vecchi che per oltre il‭ ‬70%‭ ‬sono rimasti inattuati.‭
‬Ecco perché la lettera al ministro va bene e pure l’interrogazione parlamentare ma sarebbe anche il caso di mettere mano a proposte concrete perché anche le aree protette possano avvalersi di misure del tipo di quelle varate per l’assetto idrogeologico.‭ ‬Basta con le scuse o i pretesti tipo se non si modifica la legge‭ ‬–addirittura profondamente‭! ‬-non si può fare niente.‭ ‬E‭’ ‬la politica che va modificata e questo devono capirlo non solo i parchi ma anche le forze politiche.‭ ‬Sotto questo profilo mi ha colpito ad esempio che nel ricchissimo programma della Festa del Pd a San Miniato non‭  ‬figuri un dibattito sui temi ambientali che pure anche in Toscana‭ ‬stanno tenendo banco.‭ ‬Le‭ ‬‘sviste si pagano‭’‬.‭

Renzo Moschini

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