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Alessandro Dini si schiera con i ristoratori campesi che protestano per le cene in piazza

Scritto da  Venerdì, 20 Luglio 2012 14:22

Nei giorni scorsi è girato un documento, rivolto all’Amministrazione Comunale di Campo nell’Elba, nel quale - scive il consigliere comunale Alessandro Dini -  si registravano le lamentazioni dei proprietari di attività di ristorazione che esercitano nel territorio Campese, riguardo al proliferare di feste e sagre paesane che, a loro dire sottraggono clienti in occasione di tali eventi. In effetti, pur riconoscendo l’ormai datata tradizione di organizzare feste in occasione del Santo Patrono o di altri  eventi similari durante la stagione estiva, non possiamo non comprendere, in un periodo di vacche magrissime per tutti , quanto sia importante, per la sopravvivenza delle attività medesime, contare sulla clientela che frequenta l’Elba in questo periodo

Nei giorni scorsi è girato un documento, rivolto all’Amministrazione Comunale di Campo nell’Elba, nel quale si registravano le lamentazioni dei proprietari di attività di ristorazione che esercitano nel territorio Campese, riguardo al proliferare di feste e sagre paesane che, a loro dire sottraggono clienti in occasione di tali eventi.

In effetti, pur riconoscendo l’ormai datata tradizione di organizzare feste in occasione del Santo Patrono o di altri eventi similari durante la stagione estiva, non possiamo non comprendere, in un periodo di vacche magrissime per tutti , quanto sia importante, per la sopravvivenza delle attività medesime, contare sulla clientela che frequenta l’Elba in questo periodo.

A leggere nelle cronache la risposta del Sindaco, però, pare che certi ristoratori non aspettino altro che chiudere bottega per svernare in luoghi più tiepidi dell’inverno Elbano.

Eppure nella sola Marina di Campo, mi risulta che perlomeno 4 o 5 dei firmatari il documento, siano rimasti aperti per tutto il lungo periodo invernale post alluvione, magari , oltre che a cercare di incassare qualche euro, contribuendo a vivacizzare un’atmosfera non certo allegra che si respirava nella Nostra Comunità, oltre ad illuminare, con le proprie insegne, le vie e le piazze del Paese, i cui lampioni , purtroppo, l’Amministrazione non è riuscita,per mesi, a rimettere in pristino.

Rimessa in pristino riuscita, invece, e abbastanza alla svelta, alla popolazione Campese, ristoratori e commercianti compresi, che, (è bene ricordarlo) con soldi propri, senza quegli aiuti, che abbiamo sentito promessi troppe volte, ma, ad oggi, inesistenti, pagando pure la Tassa sui Fossi e l’ IMU, che a suo tempo avevo chiesto di sospendere, ha riavviato, con poco clamore, ma tanta volontà, il proprio locale od il proprio negozio o attività.

Invece si sta qui ad autoincensarsi per aver stornato dal bilancio dei denari individuati in un primo tempo per ripulire un sentiero tra Sant’Ilario e Fetovaia (!!!!) ed averli invece adoperati per riqualificare il Lungomare o, per aver rimesso in piedi un piccolo tratto di muretto in granito fatto saltare forse con troppa precipitazione. Dulcis in fundo, gran comunicato per annunciare il ripristino, dopo tre anni, della fontana di Piazzetta Milano. Nell’ attesa di veder ultimate le fontane multicolori di Piazza del Municipio, che par essere diventata un campo da hokey su ghiaccio (mancano le sponde),   i Campesi, estasiati, ringraziano.

Pare di essere ritornati ai tempi epici del rallysmo elbano quando un mitico pilota locale, parlando del suo stile di guida, si esprimeva così: c’era un “gio-o di luci sulla Segagnana”.

D’altra parte, se Picasso ha avuto nella sua carriera il “periodo del Blu”, perché non concedere ora all’Amministrazione il periodo dello “spolverino”.

Sorbole che iniziative, direbbe un mio amico.

Ci sono sicuramente, ed in questo parzialmente concordo, dei casi in cui alla fine di settembre alcune attività “sparecchiano”, ma sta all’Amministrazione, viste le leggi vigenti sul commercio, impedire tali antipatiche situazioni.

Si nota invece che chi, abitualmente, durante l’anno, con stipendi da spending review, ha usufruito di n° 52 sabato + n° 52 domenica + n° 26 giorni di ferie, per un totale di 130 giorni , salvo eventuali permessi e malattie, che corrispondono a quasi 4 mesi e mezzo, non ha mai provato l’emozione di “godersi ” la stagione davanti al fuoco delle cucine o in piedi a sgambettare a ricevere ordinazioni o seguire i desideri della clientela, perché altrimenti valuterebbe in alto modo lo stato dei fatti, senza dispensare lezioni a chi, magari, alla fine dell’estate è bianco come un lenzuolo, e non abbronzato per le tante uscite in barca.

In passato, con le sale dei ristoranti piene, evidentemente il problema era meno presente, ma ora , vista la realtà economica in cui siamo, ogni pioggerella pare una tempesta , quindi se le associazioni culturali, sportive e quelle che mantengono le tradizioni sono fondamentali per migliorare i livelli qualitativi dell’individuo e della collettività, lo sono, parimenti, il sostentamento della propria famiglia o l’onorare gli impegni con i dipendenti , i collaboratori ed i fornitori alla fine di ogni mese.

Se, come giustamente sottolineato, l'equilibrio è la dote che viene richiesta a chi si occupa di cosa pubblica,sorprendono, tra gli altri, gli 11.000 euro stanziati per appaltare ad una ditta esterna la pulizia dell’arenile quando abbiamo mezzi ed uomini a disposizione dell’Assessorato ai Lavori Pubblici per supportare tale incombenza, o finanziare per oltre 15.000 la sicurezza della balneazione nella spiaggia libera quando il Punto Azzurro in loco aveva svolto, gratuitamente, senza esborso alcuno per le casse comunali, negli anni passati, tale onere.

Potrei continuare a lungo, sottolineando i modi in cui, in certi casi, viene, politicamente, utilizzato il denaro pubblico dall’Amministrazione Campese. Denaro che, con molta probabilità, se destinato Loro, verrebbe gradito dalle associazioni culturali, che svolgono, è superfluo rimarcarlo, un compito molto importante per la collettività e che in tal modo potrebbero operare senza preoccupazioni di tipo economico e non entrerebbero in conflitto con i “ristoratori di Campo nell’Elba”.

Infine, sorprende l’atteggiamento del Sindaco, che in qualche modo pare colpevolizzare i proprietari di attività di ristorazione che basano molta della loro offerta sulla possibilità di proporre al cliente i menù su spazi, non avendoli in proprio, ricevuti in concessione; magari piazzette dedicate a suo tempo ai pensionati ed ai bambini o vie utilizzate quasi per intero a tale scopo.

Ricevuti in concessione, guarda caso, dall’Amministrazione Comunale, che forse è distratta, quando sottraendoli alla popolazione, concede tali spazi,utilizzati in alcun i casi in modo spropositato e discutibile e forse non contemplabile con il traffico pedonale e veicolare, ricavandone, però, la Stessa, discrete somme di denaro.

Se si ritiene, dunque, evitando esternazioni alla Marchese del Grillo, che tali spazi siano saturi, ed in alcuni casi, oggettivamente lo sono, si modifichino e si ridimensiono le concessioni o se i concessionari occupano in maniera impropria od in eccesso quanto ricevuto, si attivino gli organi di Vigilanza per sanzionare a termine di regolamento. Il resto mi sembra aria fritta, con ottime possibilità di cadere nel ridicolo.

Marina di Campo 17 Luglio 2012

Alessandro Dini

Consigliere Comunale Comune di Campo nell’Elba

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