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TRE INTERVENTI DALLA PARTE DEL COMUNE UNICO

Scritto da  Gabriele Orsini - CNA - Confindustria Sabato, 28 Luglio 2012 05:15

ORSINI: UNA RISPOSTA A TIBERTO - Referendum sul comune unico: soddisfazione dalla CNA: Adesso occorre ultimare il progetto ed una nuova “coscienza amministrativa” - CONFINDUSTRIA: UN COMUNE UNICO PER MODERNIZZARE L'ELBA

Questo giornale non ha mai fatto mistero di essere decisamente schierato con chi crede che l'Elba necessiti di un riordino istituzionale semplificatorio che elimini, una volta per tutte, i perversi effetti di una assurda, anacronistica frammentazione del territorio insulare in microcomuni, di norma male amministrati e privi di peso politico-contrattuale nei confronti delle altre istituzioni, quindi incapaci di rappresentare realmente le istanze della popolazione elbana nel suo complesso. Compiuti i passi della raccolta delle firme ed approvato dal Consiglio Regionale il Referendum si apre la nuova decisiva fase. Ospitiamo oggi tre interventi dalla parte del SI al Comune Unico, ma crediamo che ad un passaggio nodale nella storia della nostra isola si possa e si debba andare dopo un confronto di idee approfondito, nel quale siano rappresentate le idee di tutti, ben compresi coloro che dissentono dal nostro punto di vista. Ci prepariamo quindi ad ospitare le ragioni del SI e quelle del NO al Comune Unico dell'Elba  

Elbareport

    
ORSINI: UNA RISPOSTA A TIBERTO
Nel mentre ringrazio Tiberto per averci dato un'ulteriore occasione per illustrare le nostre proposte per il Comune Unico Isola d'Elba  e soprattutto per tenere informati i cittadini che tra poco dovranno andare a votare per il Referendum, Comune Unico SI, Comune Unico  NO, preciso ancora una volta che le scelte definitive sui Municipi saranno oggetto dello Statuto che il nuovo Comune Isola d'Elba col suo Consiglio Comunale, democraticamente eletto dai cittadini elbani, si darà .
La nostra proposta di legge d'iniziativa popolare, recentemente approvata in consiglio regionale e che comunque sarà oggetto di riesame al momento dell'approvazione definitiva, nell'ipotesi di referendum valutato positivamente dal Consiglio regionale, prevede la possibilità di istituire i Municipi all'art. 7 e questa è la garanzia che si possono istituire, nonostante il suo riferimento alle modifiche intervenute alla normativa sugli enti locali che aboliva appunto le circoscrizione nei comuni sotto i 150 000 abitanti, norma che è stata comunque elusa con altre forme di decentramento partecipativo.
La proposta di legge non dice "deve" perchè altrimente una legge regionale lederebbe l'autonomia dell'ente locale che quindi "può": abbiamo già chiarito, anche su analoga interpretazione autentica degli uffici legislativi regionali, che dette novelle non incidono nel caso delle fusioni di comuni perchè la norma che prevede questa possibilità di istituzione di municipi è appunto una norma speciale inserita nel Testo Unico che non è modificata dalle normative successive di carattere generale.
Come si costituiranno questi Municipi se a elezione diretta o di secondo grado e con quali poteri e competenze, lo stabilirà appunto lo statuto.  Noi, come abbiamo più volte ricordato, siamo un Comitato di nominati non abbiamo poteri decisori in tali campi: nel nostro progetto che stiamo elaborando d'intesa con l'Università di Pisa e l'IRPET regionale, è ancora in discussione ma, ripeto, le nostre sono solo ipotesi di lavoro, l'unica certezza è che i Municipi si istituiranno e potranno anche esssere più numerosi dei vecchi comuni.
Gabriele Orsini
coordinatore Comitato comune Unico
 

Referendum sul comune unico: soddisfazione dalla CNA: Adesso occorre ultimare il progetto ed una nuova “coscienza amministrativa”

“A seguito della delibera assunta dal Consiglio Regionale in merito alla legittimità del referendum dedicato alla fusione dei Comuni dell’Isola d’Elba – afferma il vicepresidente provinciale della CNA Maurizio Serini -  non posso che esprimere una  grande soddisfazione, mia e di tutta la Dirigenza CNA non solo per la conclusione di un iter che ci ha visti impegnati in molti confronti istituzionali e popolari, ma anche per il voto unanime espresso, che ha sancito di fatto una nuova rotta politica, decisamente bipartisan. Fondamentale la presa di coscienza delle Forze Politiche che demandano ai residenti elbani la scelta di determinare il proprio futuro.
Ora – continua Serini - ci aspettano altri due impegni: il primo, cercare di concordare con la Regione Toscana la data del referendum, e il secondo, terminare il “progetto” Comune Unico da presentare alla cittadinanza elbana e alle forze Politiche che si dovranno cimentare in un percorso di concreto impegno e proposta. Adesso le porte del Comitato si devono aprire a chiunque sia in grado e abbia la volontà di dare un contributo alla determinazione della proposta che rappresenta il più importate cambiamento di un territorio dalle potenzialità enormi ma in uno status quo disastroso.
Questo cambiamento sarà lo strumento che consentirà una nuova programmazione del territorio, abbandonando finalmente la frammentazione che ha impedito una degna rappresentanza istituzionale, un ingessamento delle risoluzioni dei più annosi problemi strutturali, e l’avvio di una nuova stagione di programmazione; ma non consideriamo il solo Comune Unico la panacea di tutti i mali, ci dovrà essere anche una nuova “coscienza amministrativa” e un contributo generale teso verso un nuovo futuro.
Per concludere, un ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno dato il loro contributo per il raggiungimento di un risultato così importante, ognuno fondamentale nella sua specificità”.
CNA Livorno  

CONFINDUSTRIA: UN COMUNE UNICO PER MODERNIZZARE L'ELBA

Con la recente delibera del Consiglio Regionale per lo svolgimento del referendum sulla istituzione del Comune Unico, è stato fatto un decisivo passo in avanti verso la modernizzazione e l’efficienza dell’Isola d’Elba.

La  resistenza al cambiamento che continua a generare polemiche tra favorevoli e contrari, speriamo che presto lasci il campo ad una valutazione più fattiva, riferita alle effettive necessità dell’Elba.

Le difficoltà economiche di questo periodo possono essere superate con un organizzazione sociale, amministrativa e professionale più moderna. La politica e la finanza negli anni passati si sono progressivamente allontanate dalla realtà del lavoro e della coesione sociale, e sono andate inevitabilmente in crisi.

 Questo vale anche per l’Elba, troppo spesso imbrigliata in una situazione di complessità burocratiche istituzionali che portano polemiche e disgregazione. Il vecchio metodo non funziona più, dobbiamo fare sistema ed unificare la società civile ed economica per gli interessi dell’Isola.

Se il mondo è sempre più piccolo, l’Elba appare minuscola, per cui senza unità d’intenti sempre di più i problemi del territorio saranno accantonati.

Per tutti questi motivi, CONFINDUSTRIA già da tempo ha deciso di essere presente con una Delegazione stabile sull’isola , per portare la rete di servizi più vicina alle piccole e medie imprese e rafforzare la rappresentanza verso la Pubblica Amministrazione.

A maggior ragione in un momento di crisi come quello che dura da tempo, occorre che i requisiti necessari per dare continuità alle diverse attività economiche siano tutelati, in modo che si senta - in maniera stabile - la voce dell’Isola che lavora, in collaborazione con le altre associazioni di categoria, creando aggregazione per cercare di risolvere gli innumerevoli problemi, dalla sanità ai trasporti, che riguardano tutti coloro che abitano e lavorano all’Elba.

La prima cosa da evidenziare e rafforzare è il valore sociale dell’impresa, di tutte le imprese, per rilanciarne la cultura soprattutto a livello giovanile. Il sistema economico Elbano si basa su una moltitudine di piccole e medie aziende, un patrimonio da difendere e salvaguardare, perché solo da questo denso tessuto di attività economiche può derivare reddito, salari e benessere stabile.

Il processo di indebolimento dei servizi pubblici che si registra da anni, insieme ai costi insostenibili che imprese e cittadini elbani sopportano con sempre maggior fatica, non sono casuali ma sono la conseguenza della rappresentanza oggettivamente debole verso le diverse sedi istituzionali.

Per questo è indispensabile rafforzare l’efficacia e l’efficienza delle attività amministrative attraverso il processo di unificazione, acquisendo legittima autorevolezza rispetto a problemi come la gestione dei rifiuti, l’approvvigionamento idrico, il trasporto pubblico locale, l’assistenza sanitaria, i collegamenti, tali che siano rispondenti all’effettivo peso che l’economia Elbana rappresenta rispetto all’economia di tutta la provincia e la Regione.

Un ulteriore importante passo in avanti sarebbe uno Statuto Speciale che garantisse una reale continuità territoriale e servizi proporzionati alla media delle presenze.

Di questo CONFINDUSTRIA intende farsi carico, insieme alle categorie interessate, attuando un programma di attività nel quale sono previsti specifici convegni per discutere sulle soluzioni possibili, stabilendo una gerarchia di priorità, poiché parlare di tutto indifferenziatamente accresce ulteriore confusione di cui nessuno sente il bisogno.

I primi appuntamenti sono previsti già nel mese di ottobre per quanto riguarda il trasporto pubblico, la gestione dei rifiuti e la continuità territoriale.

Il Comitato di Coordinamento del Comprensorio Isola D’Elba - Confindustria Livorno

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