La vicenda del sindaco Marino, destituito dal nuovo commissario del popolo Matteo Renzi di sovietica memoria, mi induce a riflettere sulle affermazioni del sindaco Barbetti sui poteri dei sindaci elbani in conferenza, rei di aver osato interferire su slot, compagnie di navigazione e quant’altro afferente i problemi di mobilità degli elbani e anche, perché no, dei turisti e dei pendolari. Dice il sindaco che loro non devono impicciarsi in questi temi ci sono le autorità preposte per questo, autorità portuale, antitrust, magistratura e quindi loro e anche lui devono attendere le decisioni che da queste autorità provengono.
Ora mi sembra o di aver male interpretato il pensiero del sindaco, noto interventista o che il sindaco si sia male espresso perché di questo passo si finisce tutti “commissariati” contro il principio base della nostra Costituzione all’art.1 “Il potere è del popolo“ che elegge i suoi rappresentanti nel parlamento (anche nel Senato) nei consigli regionali e in quelli delle autonomie locali (anche nelle Province). E allora perché dovremmo assistere senza reagire quando per privatizzare una compagnia di navigazione necessita una sentenza del Consiglio di Stato per aggiudicare la gara di affidamento alla Toscana di Navigazione, precedentemente e inopinatamente assegnata alla compagnia della concorrenza e poi, dopo l’ulteriore scippo alla stessa Toscana di Navigazione, ritenuta inidonea dalla stessa Regione, subito ratificato dallo stesso solerte TAR, i sindaci non dovrebbero far sentire la loro voce su queste incomprensibili vicende? o i sindaci non devono preoccuparsi dei diritti dei loro amministrati di avere più compagnie in concorrenza per più corse a minor prezzo anche fuori stagione e anche nei weekend. O ci si deve rassegnare, come a Roma, ad avere un commissario per il Comune e uno per il Giubileo e magari un Papa che sovrintende a tutte le operazioni, visto che non riesce a controllare quelle di casa sua?
E allora aspettiamoci anche un commissario all’Elba che pensi a tutto lui, magari anche all’istituzione di quel Comune Unico che gli Elbani col referendum non hanno voluto, visto che a Firenze e a Roma non sopportano più un’isola di 30 000 abitanti con 8 comuni e io e Ruggero di commissari ce ne intendiamo: peccato che non siamo renziani ….
Gabriele Orsini