Tutto sbagliato, tutto da rifare ...avrebbe detto Gino Bartali, emblema del ciclismo eroico, a commento del surreale Consiglio Comunale del 1° febbraio, a Portoferraio, dedicato all' approvazione del nuovo regolamento, che dovrà recepire la trasformazione in contributo della tassa di sbarco vigente, come previsto dal disegno di legge approvato al Senato il 22 dicembre scorso.

Il nulla di fatto ferajese, anche se motivato con le note divergenze con il testo inviato dal Comune capofila di Capoliveri (senza per altro averne predisposto al momento uno alternativo, ndr) e presunte quanto inesistenti scadenze, parrebbe paradossalmente e casualmente corretto, in quanto l' entrata in vigore dal 2 febbraio della norma, non avrebbe reso possibile PRIMA l'approvazione di regolamenti ad essa riferiti; ergo, fino all' approvazione del nuovo (e si spera condiviso) regolamento sul contributo resterebbe in vigore il precedente sulla tassa (questo almeno da quanto si è appreso in diretta da ambiti ANCIM, l'Associazione dei Comuni delle piccole isole).
La prevista riunione della Gestione Associata del Turismo del 2 febbraio, quindi, oltre a discutere il resoconto dell' anno appena trascorso, potrebbe essere l' occasione per qualche auspicabile avvicinamento delle posizioni tra Portoferraio e gli altri Comuni, per addivenire alla stesura di un solo regolamento che medi sulle posizioni, magari entrando nel merito delle precise azioni di qualificazione territoriale delineate nelle norme: gestione rifiuti, recupero ambientale, polizia locale, ecc, vale a dire promozione turistica indiretta (oltre quella diretta volta all'incoming).

Ciò anche in vista dell' incontro romano dell' Anci, l' 8 febbraio, fissato proprio per dirimere le diverse possibili interpretazioni della legge che, assieme alla trasformazione in contributo (cioè vincolato a precise azioni) della tassa di sbarco, ha introdotto la possibilità di aumento dell' obolo a 2,50 euro, consentendo nel caso di incamerare 2,5 milioni di euro anziché l' 1,4 del 2015.
cr