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La strana concezione della democrazia e delle piste ciclabili del Sindaco Lambardi

Scritto da  Legambiente Arcipelago Toscano Venerdì, 13 Maggio 2016 10:30

 

La risposta del Sindaco di Campo nell’Elba, Lorenzo Lambardi (PD) alle nostre osservazioni è davvero sconcertante e preoccupante, sia dal punto di vista tecnico e urbanistico, perché evita accuratamente di rispondere alle nostre domande su cosa sia in realtà quel progetto fatto passare per “pista ciclopedonale” e che in realtà è un marciapiede, sia per le grossolane considerazioni politiche e istituzionali con il quale conclude il suo attacco.


Prendiamo atto che il Sindaco conferma quanto abbiamo rilevato nella nostra disamina del progetto e che non si tratta del “percorso ciclopedonale” al quale si era inizialmente pensato – e ci pare finanziato come tale dalla Regione Toscana. - perché «le dimensioni dello spazio a disposizione, senza restringere la carreggiata, non consentivano tale realizzazione; infatti la pista ciclabile necessita di mt 2 di larghezza ed un percorso per i pedoni avrebbe comportato una larghezza minima complessiva di mt 3» che è esattamente quel che abbiamo fatto notare all’attonito Sindaco Lambardi che evidentemente doveva essere ancora più attonito quando voleva fare una pista ciclabile dove poi ha scoperto, insieme al suo ufficio tecnico ed ai progettisti, che non poteva essere fatta. Da non crederci!


Quanto ai pini il Sindaco stia tranquillo Legambiente continua a ritenerli importanti, l’unica ad averne derubricato l’importanza paesaggistica è la sua Amministrazione, magari con l’ormai consueto silenzio assenso della Soprintendenza.
Ma la cosa più preoccupante, segno di una vera involuzione politica di questa Amministrazione, nata tra tante speranze di partecipazione ed alla quale hanno dato il voto quasi tutti i soci di Legambiente di Campo nell’Elba, è la chiusura dello stizzito comunicato del Sindaco Lambardi che accusa Legambiente di «voler determinare dall’esterno le scelte [peraltro già prese e in via di realizzazione, sic!] di un'Amministrazione comunale legittimamente eletta e determinata a governare il proprio territorio (così come prevede la Costituzione). Se Legambiente Arcipelago Toscano ed i suoi soci vogliono perseguire questo obiettivo invito a candidarsi alle prossime elezioni amministrative e, alla luce del risultato ottenuto, potremmo valutare l’eventuale incidenza nella risoluzione dei problemi reali dei nostri concittadini».


Eh, no caro Sindaco, Legambiente è un’associazione di liberi cittadini alla quale leggi e la Costituzione consentono di criticare e discutere le scelte che fanno le amministrazioni locali e statali, esattamente come lo consentono ad ogni suo singolo elettore e a chi non l’ha votata. Non occorre passare dal voto per essere autorizzati ad interessarsi della pubblica amministrazione, non occorre essere eletti per essere cittadini attenti e consapevoli e per chiedere conto a chi amministra di quel che fa. Lei ha una strana concezione del rapporto tra Amministrazioni pubbliche e associazioni, purtroppo molto simile a qualche suo collega di centro-destra. Evidentemente anche Lei, come molti suoi predecessori, si ritiene unto dal voto popolare, ma dovrà rassegnarsi continueremo a dire che le cose che la sua giunta fa o non fa sono giuste o sbagliate. Lo abbiamo fatto prima con le altre Giunte di centro-destra-sinistra campesi e continueremo a farlo con la sua, si chiama libertà di espressione e di critica e lo dovrebbe sapere bene un sindaco che milita in un Partito che si chiama Democratico.


Legambiente Arcipelago Toscano

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