Stampa questa pagina

Dalla conferenza del Giglio cinque proposte per una navigazione sicura

Scritto da  Toscana Notizie Venerdì, 13 Aprile 2012 12:38

Controllo delle rotte, tutela delle aree marine di pregio, porti puliti, raccordo strategico fra tutte le autorità competenti sulle attività in mare e nuove risorse europee per elevare gli standard di sicurezza. Sono questi i cardini della proposta in cinque punti per una navigazione più sicura nelle acque del Mediterraneo emersa dal seminario organizzato all’Isola del Giglio da Regione Toscana e Crpm (Conferenza delle regioni marittime europee), con la collaborazione della Regione Bretagna, del Comune del Giglio, della Provincia di Grosseto e con il sostegno del Programma Operativo Italia- Francia Marittimo 2007-2013.

Controllo delle rotte, tutela delle aree marine di pregio, porti puliti, raccordo strategico fra tutte le autorità competenti sulle attività in mare e nuove risorse europee per elevare gli standard di sicurezza.

Sono questi i cardini della proposta in cinque punti per una navigazione più sicura nelle acque del Mediterraneo emersa dal seminario organizzato all’Isola del Giglio da Regione Toscana e Crpm (Conferenza delle regioni marittime europee), con la collaborazione della Regione Bretagna, del Comune del Giglio, della Provincia di Grosseto e con il sostegno del Programma Operativo Italia- Francia Marittimo 2007-2013.

Di seguito, le cinque proposte per una navigazione più sicura.

1. Istituire una normativa europea per obbligare i porti a dotarsi di servizi per la raccolta dei rifiuti per la depurazione delle sostanze reflue.

2. Creare, per le navi di medio e grande cabotaggio e soprattutto per quelle che trasportano passeggeri o sostanze pericolose e inquinanti, un sistema efficiente di controllo e autorizzazione delle rotte simile a quello che vige per la navigazione aerea, riducendo la discrezionalità dei comandanti e delle società di navigazione, anche con l’uso di poteri sanzionatori.

3.  Realizzazione di un sistema di osservazione integrato fra radar, satelliti, strumenti remoti e sensori in loco a cominciare da tutte le aree marine di particolare pregio, e tra queste l’Arcipelago Toscano e l’alto Tirreno, per controllare le rotte delle navi e individuare gli sversamenti di inquinanti in mare, garantire la sicurezza e prevenire gli incidenti.

4. Costruire un sistema di governance fra tutte le autorità competenti, in cui informazioni tecniche e previsioni meteo-marine siano la base per  regolare e controllare le rotte e il traffico navale di passeggeri e merci (in particolare quelle pericolose).

5. Costituzione di un Fondo europeo dedicato agli investimenti necessari per elevare gli standard di sicurezza per il controllo delle rotte.

Vota questo articolo
(0 Voti)