La quieta forza dei giusti e delle loro idee, lo stile pacato del Garante della Costituzione di un Paese sempre più becero e urlante, la sostanza dell'essere, contrapposta al nevrotico voler apparire che scandisce le nostre cronache politiche, la raffinata conoscenza e sapienza istituzionale a confronto dell'ormai "solito" show dei pasticcioni supponenti e ignoranti, insomma: una paradossale ventata di aria fresca che saliva da un catino ribollente di umanità.
Un grappolo - forse caotico - di riflessioni sul breve denso discorso del primo Presidente della Repubblica che (in carica) abbia visitato l'Elba, celebrante l'inizio del nuovo anno scolastico, davanti a quasi mille studenti arrivati da ogni canto d'Italia, e compressi per il rischio meteo nel Palazzetto dello Sport "Cecchini"
Certo è stato un intervento per alcuni aspetti sorprendente, nel quale non c'è stato spazio - neppur minimo - per le "espressioni di circostanza" neppure un velo di retorica.
Sergio Mattarella ha parlato con misura e decisione di temi forti:
del razzismo che ha inquinato il nostro passato e che va bandito dal nostro futuro,
del web con tutte le sue valenze positive ma anche potenzialmente devastanti e del ruolo della scuola nell'educare all'uso dei nuovi media,
della funzione genitoriale e del bullismo,
del prezioso e non sempre riconosciuto lavoro degli insegnanti,
delle eccellenze che la nostra scuola, tra mille difficoltà, riesce comunque a produrre,
della necessità di mettere in sicurezza gli edifici scolastici, diritto fondamentale di chi vi studia e chi vi opera,
delle piccole realta insulari, montane, periferiche che costituiscono comunque Italia, che ospitano cittadini ai quali lo Stato deve garantire eguaglianza, servizi.
Tutti argomenti "scolastici" o comunque intersecati col sussistere della scuola, elemento fondante della realtà nazionale.
Un discorso frequentemente interrotto da non cercati applausi e chiusosi con una ovazione così insistita da far comprendere anche ai più scettici, anche ai prevenuti, che le parole del Presidente avevano toccato cuore e cervello dell'uditorio.
Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito all'evento in parte festoso-spettacolare, in parte di testimonianze-riflessioni, in parte ancora (come nella performance della bravissima Paola Cortellesi) un po' e un po'.
Ma un grazie speciale a quel signore canuto che, mentre lo ascoltavamo, tra una suora novarese ed un operatore culturale lampedusano, per qualche minuto ci ha restituito un po' di senso e perfino orgoglio nazionale.
Grazie Presidente
sergio rossi
Report "emozionale" di "Tutti a Scuola" cerimonia di inugurazione dell'anno scolastico all'Elba con Sergio Mattarella.