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La frana di Porto Azzurro e quella della politica locale

Scritto da  Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano Sabato, 16 Febbraio 2013 16:13

Era dal 20 gennaio - scrive Legambiente -  che attendevamo invano che qualche amministratore di Porto Azzurro rispondesse alle nostre 8 domande e che erano “prudenziali” rispetto alle notizie che ci erano arrivate ed a quanto sapevamo e  che è stato confermato dai carabinieri che nel sopralluogo effettuato  nell’hotel Plaza, di proprietà della famiglia dell’ex sindaco Maurizio Papi, hanno scoperto diversi abusi edilizi ed opere che hanno interessato il sottosuolo della collina franata.

Era dal 20 gennaio che attendevamo invano che qualche amministratore di Porto Azzurro rispondesse alle nostre 8 domande (riportiamo in fondo quelle che riguardano direttamente il Plaza) e che erano “prudenziali” rispetto alle notizie che ci erano arrivate ed a quanto sapevamo e  che è stato confermato dai carabinieri che nel sopralluogo effettuato  nell’hotel Plaza, di proprietà della famiglia dell’ex sindaco Maurizio Papi ed attuale Consigliere dell’amministrazione comunale di centro-destra, hanno scoperto diversi abusi edilizi ed opere che hanno interessato il sottosuolo della collina franata, qualcuno dice che ci sarebbe anche con l’intento di raggiungere, attraverso una galleria, la costa dove il Comune ha in progetto di fare una passeggiata sugli scogli che abbiamo già avuto occasione di contestare per il suo impatto.

Non sappiamo se, come chiede qualcuno, l’eterno uomo forte del Comune di Porto Azzurro si debba dimettere, sappiamo solo che, in una situazione come questa, in  qualunque altro Paese europeo un consigliere comunale si sarebbe già dimesso o ne avrebbero chiesto le dimissioni la sua stessa maggioranza ed ancor più l’opposizione. Infatti l’Amministrazione Comunale si troverà nella singolare situazione (ma singolare solo per l’Elba e per l’Italia…) di doversi occupare di abusi che coinvolgono stretti familiari di un ex sindaco che svolge ancora attività amministrativa ed etica politica e coerenza vorrebbero che non ci fosse nessuna possibile ombra o condizionamento politico sull’operato e le decisioni amministrative che dovranno essere prese.

Ecco le nostre domande del 20 gennaio:

  1. 1)A monte della frana si erge, arroccato con i suoi 3 piani l’Hotel Plaza, dove negli ultimi due anni si sono svolti e sono in via diimponenti lavori di scavo per la costruzione di una piscina , fiore all’occhiello della novità “ centro benessere” dell’albergo, ”piscina  riscaldata con acqua di mare dotata di idromassaggio e zona relax,  sauna,  docce emozionali e  cabine per i trattamenti” con apertura prevista il prossimo febbraio, come pubblicizzato nel sito della struttura stessa http://www.hotelplazaelba.com/centro-benessere-isola-elba.asp. E’ vero che per effettuare i necessari scavi sono stati utilizzati martelli pneumatici, trivellatori  e, come qualcuno dice e scrive, anche micro-cariche,  le cui vibrazioni avrebbero prima provocato crepe nella vecchia struttura alberghiera, tanto che si sarebbe fatto ricorso a corpose iniezioni di calcestruzzo per rinforzare le fondamenta dell’albergo?.
  2. 2)In considerazione del fatto che questi movimenti franosi non simai verificati prima dei lavori all’interno del Plaza, di chi sono le responsabilità di questo grave danno al territorio ed ai cittadini? Chi si assumerà l’onere finanziario del ripristino del versante della frana e del suo consolidamento, gli Enti Pubblici o chi ha eventualmente causato/concausato la frana?
  3. 3)I lavori eseguite ed incorso di esecuzione all’Hotel Plaza sono conformi alle concessioni comunali ed in quest’ultime, se sono stati autorizzati tutti gli scavi eseguiti, si è tenuto conto della fragilità idrogeologica dell’intera area “appesantita”, dalla presenza dell’hotel, delle sue infrastrutture e del nuovo calcestruzzo che è stato gettato?
  4. 4)Risponde al vero, come si dice insistentemente a Porto Azzurro, che durante i lavori siano emerse vecchie strutture nel sottosuolo che potrebbero essere ampliate ed utilizzate?
  5. 5)Quali autorizzazioni siano state fornite per l’eventuale prelievo di acqua di mare per la piscina e dove è stato autorizzato il posizionamento delle tubazioni e degli impianti, dei quali non sembra citraccia in superficie, considerati il dislivello  e la distanza  tra la struttura ed il mare e considerato l’attraversamento obbligato della strada provinciale?
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