M5S - ELBA. Il voto che abbiamo raccolto e la voglia di cambiare

Scritto da StaffComunicazione MoVimento5StelleISolad’Elba/Portoferraio Venerdì, 08 Marzo 2013 12:56

"Voglia reale di cambiamento è la giusta interpretazione che dobbiamo dare nel valutare il voto elettorale appena passato. All’Isola d’Elba questa volontà si è espressa in maniera ancora più massiccia della media nazionale raggiungendo un clamoroso e ampio 28% di Votanti che hanno voluto dare un forte segnale favorendo il Movimento5Stelle di Beppe Grillo. Siamo consapevoli che molti hanno fatto una scelta di protesta, così come siamo certi che molti altri hanno votato con convinzione, passione e speranza".

Voglia reale di cambiamento è la giusta interpretazione che dobbiamo dare nel valutare il voto elettorale appena passato.

All’Isola d’Elba questa volontà si è espressa in maniera ancora più massiccia della media nazionale raggiungendo un clamoroso e ampio 28% di Votanti che hanno voluto dare un forte segnale favorendo il Movimento5Stelle di Beppe Grillo.

Siamo consapevoli che molti hanno fatto una scelta di protesta, così come siamo certi che molti altri hanno votato con convinzione, passione e speranza.

Il Movimento5Stelle, la Casa dei Cittadini, ha convogliato in soli tre anni migliaia e migliaia di adesioni alla rete e ai Meet Up (luoghi virtuali di discussione e lavoro), dotando i Cittadini Attivi di una potenziale piattaforma e struttura orizzontale in grado di produrre analisi, proposte, discussioni, progetti, fino ad arrivare alla possibilità ormai accertata di auto organizzazione dal basso per formare programmi sostenibili alla qualità della Vita e squadre di governo cittadine che amministrino direttamente la Cosa Pubblica, senza più delegare alle tradizionali, anacronistiche e (permetteteci di dirlo) inconcludenti logiche di partito.

Il Gruppo di Attivisti Elbani identificatosi con la dicitura “Movimento5StelleIsolad’Elba-Portoferraio”ha affiancato e sostenuto la Lista e i Programmi 5Stelle svolgendo attività normalmente di dominio di ristretti iscritti nei partiti; il lavoro prodotto, dagli incontri pubblici con i Candidati Toscani ai gazebo e volantinaggio, dall’attacchinaggio dei manifesti elettorali ai rappresentanti di lista, tutto ciò fatto tra mille difficoltà ma con vera passione civica ha sicuramente contribuito all’ottimo riscontro locale.

Abbiamo voluto attendere nel rilasciare un commento ufficiale per il rispetto a quelle tante persone che per molti motivi hanno impresso un segno di cambiamento sulla scheda elettorale, indicando simbolicamente o convintamente il Cittadino stesso come CANDIDATO ad auto rappresentarsi.

E’ nostro dovere a questo punto rendere possibile e realizzabile questa fiducia per il prossimo futuro, per iniziare finalmente a vivere direttamente, più persone possibili, le politiche che governano il nostro territorio e di conseguenza a decidere insieme il nostro destino come comunità insulare.

Avremo molto lavoro da fare e molte sono le scadenze e le emergenze che dovremo fronteggiare:

il referendum per il comune unico, una stagione turistica tutta da verificare, i servizi essenziali in precarie condizioni di efficienza e funzionalità, una manutenzione del territorio insufficiente o in stato di degrado che influisce negativamente sulla nostra sicurezza e come immagine di meta turistica sicura e curata, un’ economia bloccata e ulteriormente in pericolo per la particolare condizione di insularità.

Agli Elbani che hanno votato il Movimento5Stelle porgiamo l’invito a partecipare attivamente al cambiamento interessandosi in prima persona alle questioni del proprio territorio; è in questo modo che affronteremo e supereremo le nuove difficili sfide che ci attendono, dedicando parte del nostro tempo per conoscersi, scambiare opinioni, discutere, progettare, votare sulle questioni più importanti.

La nostra è una Comunità e come tale ambisce al meglio per ognuno di noi.

Buona Partecipazione a Tutti

(StaffComunicazione MoVimento5StelleISolad’Elba/Portoferraio)

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1 commento

Link al commento Venerdì, 08 Marzo 2013 16:34 inviato da roberto gardin
da votante M5*, faccio mio quanto espresso da questo articolo di Curzio Maltese:

http://www.repubblica.it/politica/2013/03/08/news/domanda_a_grillo-54089868/?fb_action_ids=10151461517097156&

A Berlusconi abbiamo fatto per anni tante domande, senza successo. A Grillo oggi se ne può rivolgere una sola. Questa: ma perché non consulta la sua base sull'eventuale alleanza col centrosinistra?

Beppe Grillo ha detto alla stampa tedesca che vuole far decidere la permanenza o l'uscita dall'euro dell'Italia attraverso un referendum on-line. Sarebbe una scelta storica, con conseguenze colossali e forse catastrofiche per la vita del Paese e l'economia europea, mondiale. Ma, spiega Grillo, queste sono le regole della nuova democrazia nell'era di Internet, dove non ci sono leader, uno vale uno e su tutte le decisioni, anche le più gravi, bisogna consultare direttamente la base attraverso il voto on-line. Benissimo. E allora perché non chiedere alla base degli elettori M5S, con un referendum, se vogliono o non vogliono allearsi per pochi mesi con il Pd allo scopo di approvare in Parlamento qualche urgente riforma, peraltro contenuta nei loro programmi?

Grillo, Casaleggio e tutti i cantori della democrazia on-line ammetteranno che si tratta di una scelta molto meno importante rispetto all'abbandono della moneta europea. Si tratta semplicemente di votare un accordo a termine, con pochi punti programmatici, dal quale si può recedere in qualsiasi momento, facendo mancare la maggioranza col voto di sfiducia, nel caso in cui gli impegni non vengano rispettati. Poca cosa davvero, al confronto di una drammatica uscita dall'euro, una strada dalla quale l'Italia non potrebbe mai più tornare indietro. E dunque, che cosa aspettano?

In questi giorni non si parla d'altro che di questo, fra italiani. Quelli che hanno votato Grillo e quelli che hanno votato centrosinistra o centrodestra. La domanda è una sola: che faranno adesso Grillo e Casaleggio? Ma perché Grillo? Perché Casaleggio? Non sono i leader, contano come qualsiasi altro, non si sono neppure fatti eleggere.

Il movimento 5 Stelle è nato per tornare a far contare i semplici cittadini, per restituire loro il potere decisionale usurpato dall'orrida partitocrazia. Quindi, di fronte alla prima importante scelta del movimento, dovrebbe essere naturale ricorrere alla consultazione on-line della base. Così come si è fatto per le parlamentarie. Se si è deciso in questo modo chi doveva andare in Parlamento, non si capisce perché non si debba sottoporre ai cittadini le prime scelte degli eletti. Grillo stesso se l'è appena presa con l'articolo 67 della Costituzione, sul libero mandato, sostenendo con qualche approssimazione democratica, che in questo modo i deputati e i senatori sono liberi di tradire il mandato degli elettori. Ha parlato di "circonvenzione di elettori". Ma qual è il mandato? Chi lo stabilisce, Grillo o gli elettori stessi? Come fa Grillo a sapere, senza consultare nessuno, che gli elettori non vogliono l'alleanza col centrosinistra?

Chi scrive ha naturalmente una risposta prevenuta su tutto questo. Grillo e Casaleggio non lanciano la proposta di consultare la base del movimento sull'alleanza col centrosinistra perché, semplicemente, perderebbero. Due elettori del M5S su tre, forse di più, sono favorevoli a un accordo a termine per portare a casa qualche risultato immediato. Ripeto: Grillo e Casaleggio perderebbero. Quindi la consultazione non si fa, non se ne parla nemmeno. La democrazia della rete, la regola uno vale uno, la volontà dei cittadini sono tutte balle, nuova retorica, in realtà vecchissima, per sdoganare un altro partito padronale all'italiana, dove conta quello che decidono Grillo e Casaleggio, nelle belle ville un po' troppo vicine alle spiagge per degli ecologisti convinti, emettendo di tanto in tanto il comunicato numero 56 o 57 ai fedeli. Come la pensano davvero i fedeli, e magari anche gli eletti, non conta un accidente.

Ma questa è la versione prevenuta di un giornalista mascalzone, servo dei partiti che stranamente ha passato la vita a criticare. Quindi non vale. Sarebbe più interessante conoscere a questo punto la verità, dai soli detentori di verità autorizzati, i leader, pardon: i portavoce del Movimento. Qualcuno vuole rispondere a questa banale domanda: perché non vogliono fare un referendum on-line sulla proposta di governo del Pd? La domanda è rivolta a Grillo e Casaleggio, in primis. Che non risponderanno, perché sono troppo furbi per farlo, come lo era Berlusconi. Ma il grande Dario Fo, padre culturale del movimento, magari potrebbe farlo. O Stefano Benni o uno dei tanti stimabili simpatizzanti del movimento. O la stessa base, gli elettori del Movimento 5 Stelle, che Grillo non consulta, ma dei quali a noi di Repubblica interesserebbe moltissimo conoscere l'opinione su questo tema. Qualcuno insomma in grado di chiarirci questo paradosso. Sì al referendum sull'euro, no al referendum sull'alleanza col centrosinistra. Qual è il problema? Le masse sono mature per scegliere se uscire dall'Europa, ma non abbastanza da decidere se accettare gli otto punti del Pd? In fiduciosa attesa, grazie.